“Per la criticità legata ai trasferimenti dei magistrati e del personale in altre regioni, l’idea di un reclutamento a livello regionale potrebbe essere proficua per farli rimanere in sede. Vi sono difficoltà di carattere normativo e costituzionale che cercheremo di affrontare”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio, nel corso dell’incontro pubblico con gli uffici giudiziari veneziani.
Nordio ha aggiunto che “la possibilità di applicare la Legge speciale per Venezia, è un problema che non era mai venuto in mente, nemmeno a me, per un reclutamento più sollecito, e ci penseremo”.
“In questo momento il ministro non si deve occupare, benché le polemiche sui provvedimenti siano inevitabili e ovvie in democrazia, dei massimi sistemi” ha spiegato Nordio. “Abbiamo un codice penale – ha aggiunto – che è firmato da Benito Mussolini e un codice di procedura firmato da un eroe della Resistenza che è stato demolito dalla Corte costituzionale, c’è quasi una schizofrenia sul sistema penale”.
Sulle crisi di organico delle sedi giudiziarie, per Nordio “a questa sofferenza possono e si debbono porre rimedi, parte dei quali dipendono da noi, parte da altri organismi. L’altro giorno ho avuto un incontro fruttuoso con il vicepresidente del Csm, e abbiamo affrontato il problema del reclutamento dei magistrati, e abbiamo prospettato soluzioni, dalla celebrazione dei concorsi ad altre, che sono arcinote”. Sul personale amministrativo “è come per un aereo supersonico, dove prima del pilota ci sono 100 ore di manutenzione a terra, o per un chirurgo che necessita di anestesisti e barellieri. Se si fa fare al magistrato l’amministrativo, perde tempo. Il ministero qui può agire in modo più intenso, perchè non c’è ìl ‘monopolio’ del Csm sul reclutamento”, ha sottolineato.
Venezia sede più disagiata, Cartabia non ne aveva idea “La mia visita non è soltanto un tributo emotivo a un luogo dove ho esordito, ma è il riconoscimento che la sede di Venezia è la più sofferente e disagiata dell’intero Paese, ha tratti così specifici che erano ampiamente noti”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio, nel corso della sua visita al Tribunale di Venezia. “Forse – ha proseguito – sono il primo ministro che provenga dalla magistratura con l’esercizio della Procura, per di più in questa città. Ci sono i problemi di giustizia penale e quelli di Venezia, da quelli più banali come il trasporto dei fascicoli per via acquea, che ha sorpreso la mia amica Marta Cartabia, rimasta allucinata perché non aveva la più pallida idea di come funzionasse. Io idea ce l’ho – ha concluso – non è pallida ma è consolidata”.
“Prima bisogna far funzionare il sistema, poi ragionarci” ha detto il Guardasigilli . “C’è massima attenzione per questo settore – ha aggiunto – e occorre valutare tutte le situazioni che incidono sull’economia. I ritardi nei processi, secondo studi qualificati, ci costano 2 punti di Pil, e questo va rimediato perché la soluzione può e deve essere un fortissimo incentivo alla ripresa economica”.
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