Da amico dell’Ucraina, che ha consentito al Paese invaso dai russi di continuare a comunicare grazie al suo sistema satellitare Starlink, a improvvisato negoziatore per la pace con Mosca. Non è piaciuto agli ucraini – dal presidente Zelensky in giù – il sondaggio lanciato su Twitter da Elon Musk su una serie di proposte di pace che a Kiev sono sembrate schiacciate sulle volontà del Cremlino.
“Rifare le elezioni nelle regioni annesse sotto la supervisione Onu”, con la Russia “che se ne andrà se questa sarà la volontà del popolo”; “la Crimea formalmente parte della Russia, come è stato dal 1738 (fino all’errore di Krusciov)”; “forniture d’acqua assicurate alle Crimea”; “l’Ucraina resta neutrale”: queste le condizioni lanciate ieri dal miliardario fondatore di Tesla, e sottoposte alla domanda Sì o No che ha superato i due milioni e mezzo di risposte.
Ukraine-Russia Peace:
– Redo elections of annexed regions under UN supervision. Russia leaves if that is will of the people.
– Crimea formally part of Russia, as it has been since 1783 (until Khrushchev’s mistake).
– Water supply to Crimea assured.
– Ukraine remains neutral.
— Elon Musk (@elonmusk) October 3, 2022
Il tweet ha suscitato a sua volta un’altra domanda di Zelensky ai suoi follower: “Quale Elon Musk preferite, quello che sostiene l’Ucraina o quello che sostiene la Russia?” Da Kiev, insieme a risposte indignate, è arrivata anche la contro ‘proposta di pace’ di Mykhailo Podolyak, consigliere di Zelensky: “Elon Musk – gli replica in un altro tweet -, esiste un piano di pace migliore: 1. l’Ucraina libera i suoi territori. Compresa l’annessa Crimea. 2. La Russia subisce la smilitarizzazione e la denuclearizzazione obbligatoria in modo da non poter più minacciare gli altri. 3. I criminali di guerra affrontano un tribunale internazionale”. “Tesla è sicuramente una bella macchina. Ma oggi preferisco gli Himars”, ha poi aggiunto Podolyak riferendosi ai sistemi missilistici forniti dagli Stati Uniti.
Which @elonmusk do you like more?
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) October 3, 2022
Tra i serrati botta e risposta si è inserito anche Dmitry Medvedev, l’ex presidente russo ormai falco del Cremlino, che si è “complimentato” con Musk, senza tuttavia rinunciare a una sprezzante ironia: “Adesso, però, l’agente ombra ha perso la copertura. Merita un avanzamento di grado, rapidamente”, ha twittato, “anticipando” anche “il suo prossimo tweet: dirà che l’Ucraina è uno Stato artificiale…”. “È triste che la propaganda russa faccia presa anche sulle menti più brillanti…”, è stato invece il commento dell’ex presidente ucraino Petro Poroshenko.
Intanto Musk ha continuato a twittare per spiegare le sue intenzioni: “È molto probabile che” queste proposte diventino comunque “il risultato finale: è solo questione di quante persone moriranno prima di allora”. Preso d’assedio dalle critiche, l’uomo che a marzo sfidò Vladimir Putin “a giocarsi l’Ucraina in un combattimento di arti marziali” ha insistito ancora, chiedendo agli utenti di “votare”: “La Russia ha fatto una mobilitazione parziale. Se ci saranno rischi per la Crimea, passerà alla piena mobilitazione e il numero dei morti da entrambe le parti sarà devastante. La Russia ha più di tre volte la popolazione dell’Ucraina, quindi in una guerra totale la vittoria dell’Ucraina è improbabile. Se hai a cuore il popolo ucraino – è la sua posizione -, cerca la pace”.
Contro Musk si è espresso oggi il commissario Ue all’Ambiente, il lituano Virginijus Sinkevicius: “Non si tratta di scienza missilistica: La Russia ha invaso l’Ucraina! Non c’è Ucraina senza Crimea come non c’è Tesla senza batterie. Invece di fare sondaggi su Twitter, dovremmo tutti concentrarci sull’aiutare l’Ucraina a vincere questa guerra”, ha twittato Sinkevicius.
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