Opposizioni all’attacco del governo sulla gestione delle 4 navi delle ong con a bordo un migliaio di migranti. Il Pd parla di “scelte illegittime” e chiede al ministro dell’Interno matteo Piabntedosi di riferrre in Parlamento.
“Il governo deve rispondere di una gestione inaccettabile. In queste ore a Catania non si stanno seguendo le regole internazionali e nazionali, si sta agendo con procedure che non hanno precedenti nè giustificazione e che sono gravemente lesive dei diritti di persone che hanno la sola “colpa” di essere scappate dall”inferno”, dichiara la capogruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani che chiede al ministro Piantedosi di venire in Aula alla Camera a riferire sulle scelte fatte a Catania. “Scelte che sembrano illegittime, in violazione del diritto internazionale e inaccettabili dal punto di vista umanitario”.
Stessa richiasta dal segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni. “Stiamo semplicemente assistendo ad una palese violazione delle norme del diritto internazionale, non solo ad una opera di cinismo dal punto di vista etico, politico. La selezione dei naufraghi è una violazione ed è inaccettabile. Punto”, afferma a SkyTG24. “Lo sbarco deve essere garantito a tutti, poi viene il tema della redistribuzione e dell’accoglienza. È un po’ difficile che il governo italiano chieda agli altri Paesi uno sforzo maggiore, quando è per primo questo governo a violare la legge. Il ministro dell’interno dovrà venire al più presto in Parlamento – conclude Fratoianni – a rispondere del suo operato”.
“I migranti salvati in mare dalle navi ONG non sono ostaggi dello Stato italiano e, peraltro, rappresentano solo una piccola parte dei migranti che sbarcano sulle nostre coste: facciamoli scendere tutti”, sottolinea il segretario di +Europa, Benedetto Della Vedova. Per il presidente di +Europa Riccardo Magi “l’azione sconsiderata del ministro Piantedosi ha prodotto una situazione illegale e paradossale. E’ incredibile che un ministro dell’Interno, di concerto con i ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti e con quello della Difesa, abbia emanato un atto amministrativo così platealmente in contrasto con le legge italiana che impone che lo straniero rintracciato in occasione dell’attraversamento irregolare della frontiera interna o esterna o giunto nel territorio nazionale a seguito di operazioni di salvataggio in mare è condotto per le esigenze di soccorso e di prima assistenza presso appositi punti di crisi e per le operazioni di rilevamento dattiloscopico e segnaletico”.
A Venezia si è registrata la contestazione di alcuni attivisti della Ong Mediterranea verso il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che partecipava alla cerimonia di insediamento del nuovo Rabbino della Comunità Ebraica nella città lagunare. All’uscita del ministro dalla sinagoga, gli attivisti hanno esposto un cartello con la scritta “Fateli sbarcare subito”. “E’ ora di finirla con questa sceneggiata al porto di Catania – ha detto Beppe Caccia – dove ci sono 1.075 persone che chiedono solo di essere sbarcate. Una volta sbarcate, si faranno tutte le operazioni di riconoscimento. Ma la si smetta con una sceneggiata sulla pelle di persone disperate”.
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