(ANSA) – PALERMO, 02 DIC – Una cena conviviale con foto di
rito ieri sera in un hotel a Palermo tra il leader della Lega
Matteo Salvini e i dirigenti del partito in Sicilia, ma con un
grande assente: Nino Minardo, segretario siciliano del
Carroccio. A Palermo per il processo Open Arms dove è imputato
per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, Salvini ne
ha approfittato per riunire la sua classe dirigente: c’erano i
due assessori della giunta Schifani (Luca Sammartino e Mimmo
Turano), i deputati regionali, l’eurodeputata Annalisa Tardino,
la parlamentare Valeria Sudano e altri colonnelli locali del
partito. Secondo quanto risulta all’ANSA, Minardo sarebbe stato
trattenuto a Milano per alcuni impegni ma la sua assenza non è
passata inosservata. Da diversi giorni nella Lega in Sicilia è
aperto un confronto serrato per il riassetto del partito:
Minardo avrebbe già manifestato la volontà di lasciare la guida
della segreteria ma Salvini gli avrebbe chiesto di
temporeggiare. Si fanno già alcuni nomi per la successione:
l’eurodeputata Tardino, il catanese Anastasio Carrà e il
parlamentare Nino Germanà che sarebbe sostenuto dall’ala
catanese del partito. Le tensioni sarebbero aumentate durante la
formazione della giunta Schifani con Salvini tirato per la
giacchetta dai ras del consenso leghista. Adesso le
fibrillazioni si sarebbero catalizzate sulla composizione dei
gabinetti degli assessori leghisti. Ma Minardo avrebbe chiarito
che non intende prestarsi a giochi di potere. (ANSA).
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