L’ex presidente Luiz Inacio ‘Lula’ da Silva è accreditato nelle elezioni presidenziali che si tengono oggi in Brasile del 51% dei voti validi contro il 37% attribuito al presidente Jair Bolsonaro secondo un sondaggio dell’Istituto IPEC.
Visto che la consultazione, che prende in considerazione solo i voti validi degli elettori, ha un margine di errore di due punti, il risultato finale di Lula può variare tra il 49% e il 53%, mentre Bolsonaro oscilla tra il 35 e il 39% dei consensi.
La sfida tra il leader di sinistra Lula da Silva, candidato al terzo mandato, e il presidente di destra, Jair Bolsonaro, arriva al termine di una campagna elettorale fortemente polarizzata, con uno scontro tra visioni del mondo, che tocca gli equilibri dell’America Latina, sorvegliato con attenzione da Stati Uniti ed Europa, e osservato da Russia e Cina. Una sfida consumata in un clima di tensioni ed intimidazioni, e con decine di endorsement arrivati ai due contendenti.
L’apertura delle urne eletroniche alle ore 8 ora di Brasilia in 5.570 città del Paese e in 181 località all’estero, per un voto obbligatorio per tutti i cittadini tra i 18 e i 70 anni. Oltre al prossimo presidente della Repubblica (il 39/mo), si eleggeranno anche i deputati federali, quelli statali, i senatori e i governatori dei 26 Stati e del Distretto di Brasilia, per oltre 29.200 candidati e 1,8 milioni di scrutatori.
Il sistema è quello maggioritario: per essere eletto, il candidato deve ottenere più del 50% del totale dei voti, altrimenti si passa al ballottaggio, previsto per il 30 ottobre.
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