“Ho il diritto di fare la madre come ritengo e ho diritto di fare tutto quello che posso per questa Nazione senza per questo privare Ginevra di una madre”. Chiuso il G20 a Bali, Giorgia Meloni interviene con un post dai toni polemici nel dibattito sui giornali e sui social in merito alla presenza di sua figlia Ginevra di 6 anni al summit in Indonesia. La presenza della piccola (che aveva fatto il suo debutto il giorno del giuramento del governo al Quirinale) è stata argomento di discussione in questi giorni tanto che la premier, terminati gli incontri ufficiali, ha deciso di dire la sua: “Mentre torno a casa dalla due giorni di lavoro incessante per rappresentare al meglio l’Italia al G20 di Bali, mi imbatto in un incredibile dibattito sul fatto che sia stato giusto o meno portare mia figlia con me mentre andavo via per quattro giorni – scrive sulla sua pagina Facebook – La domanda che ho da fare agli animatori di questa appassionante discussione è: quindi ritenete che come debba crescere mia figlia sia materia che vi riguarda? Perché vi do una notizia: non lo è”.
Parole che sembrano suonare come una risposta a distanza ad un commento apparso ieri sul quotidiano la Stampa firmato da Assia Neumann Dayan dal titolo “Se mamma Giorgia va a Bali con Ginevra”. In un passaggio del pezzo la Neumann scrive: “Le operaie non si portano le figlie in fabbrica, chissà come mai (…) sono piuttosto certa che Meloni non avrebbe problemi a colloquiare con la Cina mentre aiuta Ginevra a fare le sottrazioni (…) certo io se fossi in lei mi farei questi tre giorni a Bali tra adulti, figlia mia scusami ma mamma sta salvando l’Italia, se hai bisogno chiedi a papà, torno presto, lavati i denti”. La presenza di Ginevra a Bali è l’argomento anche di un commento di Claudia De Lillo sulle colonne di Repubblica dal titolo “la premier madre”. “Perchè – scrive De Lillo – in questi quattro giorni che richiedono ogni energia mentale, fisica ed emotiva di un capo di Stato, Giorgia Meloni ha scelto di prende su di sè il carico – gratificante, inevitabile, pesantissimo – di una figlia al seguito? Non per passare del tempo di qualità che difficilmente è contemplato dal protocollo.(…) E allora perchè? Probabilmente (…) lei ritiene che la vicinanza alla figlia sia prioritaria anche quando lo Sato chiede 48 ore di coinvolgimento e attenzione assoluti”. Sul tema interviene anche Mara Carfagna che in un tweet ricorda la sua esperienza: “Anche io ho portato mia figlia a congressi e appuntamenti politici. Nessuno giudichi le scelte delle madri”.
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