(ANSA) – CATANZARO, 17 GEN – “Diecimila bimbi calabresi
 vaccinati in 5 giorni di campagna regionale nelle scuole”. Lo
 afferma la vicepresidente della Giunta regionale della Calabria
 e assessore all’Istruzione, Giusi Princi, al termine della
 seconda tranche di Open vax school days.
   
 “Va ribadito: in appena 5 giorni. Che poi – riporta un
 comunicato della Regione -non sarebbero neppure 5 giorni perché
 le ore dedicate all’attività sono state in media 5 a giornata
 (quindi 25 in totale). Buttandola puramente sulla matematica
 sarebbero 400 vaccini l’ora. Numeri da veri hub vaccinali quelli
 registrati nelle scuole sin qui coinvolte dall’assessorato
 all’Istruzione in questa campagna senza precedenti numeri
 imponenti, che assumono ulteriore valore se confrontati con le
 altre realtà italiane. Solo la Puglia, a quanto pare, riesce a
 tenere il passo della Calabria per numero di bambini vaccinati
 (fascia pediatrica 5-11 anni)”.
   
 “Gli open vax school days – afferma Princi – sono stati un
 successo: la complessa macchina organizzativa che abbiamo messo
 in moto grazie all’Ufficio scolastico regionale, alle Aziende
 sanitarie provinciali, alla Protezione civile, all’Ordine dei
 medici ed alle donne medico della provincia di Reggio Calabria,
 ancora una volta ha funzionato alla perfezione dando riprova di
 grande senso di responsabilità e forte spirito di squadra. Ieri
 sera ho personalmente girato a tutti i dirigenti scolastici
 delle scuole presidio i ringraziamenti da parte del presidente
 della Regione, Roberto Occhiuto, primo sostenitore e promotore
 di questa intensa campagna che in poco tempo è riuscita a fare
 tanta strada lungo il tortuoso sentiero della vaccinazione e
 della sensibilizzazione”.
   
 “Non va dimenticato, infatti – prosegue Princi – che parliamo di
 quella fascia d’età più esposta al contagio e più refrattaria.
   
 La Calabria ha fatto da pioniera, possiamo dirlo senza paura di
 smentita e continuerà a farlo nell’immediatezza: d’intesa col
 presidente Occhiuto stiamo già predisponendo la fase-2. Anche
 questa ci vedrà sperimentare meccanismi organizzativi del tutto
 innovativi. La nostra gente ha bisogno di riferimenti e
 risposte. E la Regione è chiamata a darle. Ieri, oggi e domani,
 sempre in prima linea per i calabresi”. (ANSA).
   
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