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Centrodestra al lavoro sulle liste, 'ci saranno sacrifici'

E’ tempo di liste anche per il centrodestra, in alto mare con collegi da assegnare, documenti da vagliare e sacrifici da imporre a chi resta fuori. Inevitabilmente. Non ci gira intorno Antonio Tajani che ammette le difficoltà di Forza Italia nel definire il puzzle elettorale, a pochi giorni dalla presentazione delle candidature (la deadline è il 22 agosto). “Il taglio dei parlamentari pesa per tutti”, argomenta il numero due del partito, sicuro però che “troveremo il modo di far sentire ognuno parte della squadra”.

Problema comune alla Lega, all’opera sulle candidature e che intanto svela i nomi di altri due candidati civici: il giurista Giuseppe Valditara e il presidente di FareAmbiente, Vincenzo Pepe, in aggiunta al presidente dell’Unione ciechi, Mario Barbuto. Matteo Salvini tuttavia garantisce che “ascolterà il territorio, oltre a tutti i dirigenti”. Rassicurazioni a parte, i numeri sono inclementi e destinati a pesare soprattutto per Lega e FI. Colpa dell’effetto doppio della riforma costituzionale – che riduce di un terzo il Parlamento, con 600 eletti in tutto – e dei consensi attesi in calo per i due partiti, rispetto ai tempi d’oro. Risultato: meno posti e più scontenti. Tutt’altro clima si respira in Fratelli d’Italia, complice il vento in poppa registrato dai sondaggi e di conseguenza il rischio ‘overbooking’ all’orizzonte. Per ora su nomi e collegi, bocche cucite anche in via della Scrofa. Parola d’ordine è il ritorno alla politica, che dovrebbe dominare le liste con più candidati politici che ‘civici’. I tecnici potrebbero invece essere arruolati per la futura squadra di governo. Riguardo ai big, è probabile che Giorgia Meloni si candidi nel collegio uninominale di Latina 1, dove è stata eletta in passato, oppure in un altro collegio romano.

Nel Lazio dovrebbero correre pure il capogruppo del partito alla Camera, Francesco Lollobrigida e il vicepresidente a Montecitorio, Fabio Rampelli. Tra le new entry spunta l’ex pilota Emerson Fittipaldi: l’italo-brasiliano che fu campione di Formula uno sarebbe in lizza nella circoscrizione sudamericana di FdI.

Ancora un paio di giorni servono a FI per chiudere la partita, ma non si esclude che si arriverà in extremis “come sempre succede”, ricordano i parlamentari più anziani. Certa è la sfida di Silvio Berlusconi nel collegio uninominale della ‘sua’ Monza, la stessa della sua squadra che ha conquistato la serie A, oltre che capolista in più regioni. In lizza agli uninominali alla Camera, il capogruppo Paolo Barelli, mentre non ci saranno nomi storici come Adriano Galliani e Renato Schifani (in corsa per la presidenza della Sicilia). Ma nelle chat dei parlamentari – raccontano alcuni azzurri – la fibrillazione è alta e ormai è caccia aperta alla conferma. Stando alle stime più fosche che lasciano il partito poco sotto il 10%, il rischio è che gli eletti azzurri si riducano a una cinquantina, tra deputati e senatori rispetto agli attuali 123. Non andrebbe meglio alla Lega che dai 192 attuali, teme di perderne una sessantina oltre a quanti verranno esclusi per via del voto. 


Source: http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/politica_rss.xml

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