E’ morto il giornalista e scrittore Sergio Canciani, volto noto della Rai per aver seguito per il Tg2 la guerra nell’ex Jugoslavia come inviato e per essere stato corrispondente Rai da Mosca per tredici anni. Cresciuto professionalmente nella redazione regionale della Rai Fvg, Canciani ha scritto numerosi saggi. Era nato a Trieste nel 1946.
Canciani si è spento nella sua casa, a Trieste. Entrato alla Rai Fvg, prima nella redazione slovena e poi in quella italiana, raccontò i funerali di Tito, la caduta di Ceausescu in Romania, la guerra nell’ex Jugoslavia, l’assedio di Sarajevo, l’evolversi del conflitto nei Balcani.
Innumerevoli i suoi servizi per per Tg1, Tg2 e Tg3. Alla fine degli anni ’90 divenne corrispondente Rai da Mosca; in Russia rimase fino al 2011, da Eltsin all’arrivo di Putin.
Quasi profetici i suoi due libri: “Roulette Russia” sulla disfatta dell’ex impero sovietico, e quindi “Putin e il neo-zarismo. Dal crollo dell’URSS alla conquista della Crimea”.
Fu tra i primi a capire e a parlare della politica di Putin in Ucraina.
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