Bruxelles – L’Europa si congratula con Luiz Inàcio Lula da Silva, che nella notte tra domenica e lunedì (30-31 ottobre) è stato eletto per la terza volta presidente del Brasile. Il leader del partito dei lavoratori ha vinto per una manciata di voti (50,9 contro 49,1 per cento) il ballottaggio con il presidente uscente, Jail Bolsonaro.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha auspicato in un tweet di “affrontare insieme a Lula le sfide globali, dalla sicurezza alimentare all’economia e al cambiamento climatico”.
Congratulations, @LulaOficial, on your election as President of Brazil.
I look forward to working with you to address pressing global challenges, from food security to trade and climate change.
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) October 31, 2022
Le ha fatto eco il Commissario Ue per gli Affari economici, Paolo Gentiloni, accogliendo l’elezione di Lula come “una grande opportunità di collaborare sulle sfide globali dell’economia e del clima”, mentre il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha espresso su twitter il suo desiderio di incontrare presto di persona il capo di stato brasiliano, salutando il popolo brasiliano che “si è espresso per il cambiamento”. Il capo del Consiglio europeo ha poi assicurato che l’Ue “è impegnata a cooperare sulle sfide globali: pace e stabilità, prosperità, cambiamento climatico. E lavoreremo con l’intera regione”.
Anche l’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, si è affidato a un tweet per commentare l’esito del voto. “I cittadini brasiliani si sono recati alle urne per eleggere il nuovo presidente in un’elezione pacifica e ben organizzata”, ha scritto il capo della diplomazia europea, congratulandosi poi con Lula. “Non vedo l’ora di lavorare insieme e far progredire le relazioni Ue-Brasile”, ha concluso l’Alto rappresentante.
Brazilian citizens went to the polls to elect their new president in a peaceful and well-organised election
Parabéns @LulaOficial on your election!
I look forward to working together & advancing EU-Brazil relations with your government, and with new Congress & State authorities https://t.co/JgSthRYGT9
— Josep Borrell Fontelles (@JosepBorrellF) October 30, 2022
Lula, già presidente dal 2003 al 2011, torna così al timone del Paese più vasto dell’America Latina dopo aver scontato 580 giorni di carcere per una condanna per corruzione, poi annullata. Durante la campagna elettorale, il settantasettenne progressista ha promesso di creare un governo che combini responsabilità fiscale, politiche sociali e sviluppo sostenibile. Una decisa inversione di rotta rispetto ai quattro anni di presidenza del leader della destra ultraconservatrice e evangelica Jair Bolsonaro, che nel frattempo ha fatto sapere che potrebbe non voler accettare il risultato della consultazione elettorale. Eventualità che, visti i rapporti molto stretti che Bolsonaro intrattiene con i capi dell’esercito brasiliano, in patria preoccupa molti.
Intanto il “calamaro Lula”, dalla piazza di Avenida Paulista gremita di gente, ha tenuto il suo primo discorso da presidente: “Hanno cercato di seppellirmi vivo, ma sono risorto. Oggi l’unico vincitore è il popolo brasiliano. Sarò il presidente di tutti: riuniamo la famiglia”, ha gridato il capo di stato alla folla riunita a San Paolo.