Bruxelles – Diritti umani, e soprattutto diritti LGBTQI+, l’Unione europea è decisa a fare pressione sul Qatar in vista del campionato del mondo di calcio in programma quest’inverno. La questione “
L’omosessualità in Qatar è illegale e punita in quanto fuorilegge. Human Rights Watch ha fortemente criticato la repressione della comunità LGBTQI+ nell’emirato, così come il modo in cui la FIFA, il massimo organismo sportivo internazionale, sta fin qui gestendo la cosa. Le autorità nazionali hanno già annunciato l’intenzione di confiscare le bandiere arcobaleno “per proteggere” tutti gli altri tifosi. Un messaggio che stride con il concetto di inclusione dello sport.
L’Unione europea fin qui ha fatto molto per promuovere e riconoscere i diritti omosessuali e transgender. Ma questa posizione, nel caso specifico, riguarda uno Stato terzo. Servirà dunque una diversa linea d’azione. Può certamente svolgere un’opera di ‘moral suasion’, un’attività di convincimento attraverso un dialogo continuo e continuato. E’ proprio l’intenzione di Borrell. “
E’ al momento il massimo che l’UE può fare per cercare di garantire a tutti, almeno durante lo svolgimento della manifestazione, il giusto trattamento. Il problema semmai è stata la scelta della FIFA, ma qui l’UE preferisce non entrare nel merito.