Bruxelles – Nel giorno dei nuovi bombardamenti su Kiev e altri maggiori centri dell’Ucraina da parte della Russia di Putin, Bruxelles lancia subito un messaggio chiaro: oltre al sostegno armato e finanziario per la resistenza all’invasione del Cremlino, le porte dell’Unione sono sempre aperte per i rifugiati ucraini in fuga dalla guerra. Lo ha spiegato senza giri di parole la commissaria europea per gli Affari interni, Ylva Johansson, in un punto con la stampa a Bruxelles: “La direttiva sulla protezione temporanea continuerà a essere in vigore almeno fino a marzo 2024, quello che abbiamo visto questa mattina dà un segnale molto chiaro che dobbiamo continuare ad accoglierli”.
L’anticipazione è arrivata nel corso della presentazione della nuova piattaforma online per la ricerca di lavoro lanciata oggi (lunedì 10 ottobre), che aiuterà i rifugiati ucraini a trovare un impiego sul territorio dell’Unione Europea. L’annuncio della commissaria Johansson ha stupito per il tempismo, dal momento in cui la direttiva sulla protezione temporanea applicata a inizio marzo scorso sarà in vigore fino a marzo 2023 e solo allora si dovrebbe decidere se estenderla con rinnovi semestrali per un altro anno (arrivando, appunto, al marzo 2024). Se poi le condizioni dovessero rimanere critiche, il Consiglio potrà decidere a maggioranza qualificata l’estensione per un terzo anno, su proposta della Commissione. “Il nostro obiettivo è garantire che gli ucraini possano continuare a beneficiare della direttiva sulla protezione temporanea, ma siamo anche pronti a sostenere coloro che decidono di tornare in Ucraina“, ha precisato Johansson.
A proposito delle possibilità di lavoro per i rifugiati ucraini nei 27 Stati membri, il nuovo strumento online permette di caricare il curriculum vitae dopo la registrazione alla piattaforma EU Talent Pool per sfogliare oltre 3 milioni di offerte di lavoro e per farsi conoscere da più di 4 mila tra datori di lavoro, servizi pubblici nazionali e agenzie private per l’impiego in tutta l’Unione. La proposta era arrivata a fine aprile e da oggi è disponibile in inglese, ucraino e russo sul portale Eures (gestito dall’Autorità europea del lavoro), per tutte le persone che beneficiano della protezione temporanea. “È una tragedia che milioni di persone siano state costrette a fuggire dalle loro case, è nostro dovere collettivo fornire tutto il sostegno possibile per aiutarli a costruirsi una vita nell’Ue”, ha spiegato il commissario per l’Occupazione e i diritti sociali, Nicolas Schmit.