Bruxelles – Meno di due settimane dalla proposta della Commissione Ue per chiudere il processo formale di approvazione della nuova tranche di assistenza macro-finanziaria all’Ucraina. Con il via libera di oggi (martedì 20 settembre) da parte del Consiglio dell’Ue – quello dei co-legislatori del Parlamento Europeo era arrivato durante la sessione plenaria della scorsa settimana – le istituzioni comunitarie hanno dimostrato ancora una volta dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina una capacità di risposta celere alle necessità di Kiev. Dopo il primo miliardo già erogato a inizio agosto, i Ventisette hanno adottato la decisione di fornire “con urgenza” altri 5 miliardi di euro all’Ucraina, all’interno di un pacchetto di assistenza macro-finanziaria complessivo da 9 miliardi.
Si sbloccano così due terzi di quello che al Consiglio Europeo di fine maggio era stato definito un “impegno mostre” da parte dell’Unione. A questo punto dovrebbe essere seguita “rapidamente” l’adozione della terza tranche, che metta a disposizione i rimanenti 3 miliardi di euro “una volta definita la struttura di tale assistenza”, si legge nella decisione del Consiglio Affari Generali riunitosi oggi a Bruxelles. Come aveva ricordato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, al momento della presentazione della proposta lo scorso 7 settembre, l’intero pacchetto di assistenza macro-finanziaria si pone l’obiettivo di “aiutare l’Ucraina a far fronte alle immediate necessità finanziarie causate dalla brutale invasione russa“, anche considerato il fatto che “Kiev ha bisogno di 5 miliardi di euro al mese solo per garantire i servizi di base, come salari e pensioni”.
Oltre all’enorme sforzo di assistenza quasi ultimato, l’Ue ha già stanziato un pacchetto da 1,2 miliardi a pochi giorni dall’inizio della guerra del Cremlino in Ucraina, proprio considerato il rischio di invasione russa. Dopo il 24 febbraio, invece, sono arrivati anche aiuti umanitari (pari a 335 milioni), per aiutare i civili ucraini colpiti dalla guerra, e finanziamenti militari (2,5 miliardi) attraverso l’European Peace Facility, lo strumento fuori bilancio per la prevenzione dei conflitti, la costruzione della pace e il rafforzamento della sicurezza internazionale, attraverso il finanziamento di azioni operative nell’ambito della politica estera e di sicurezza comune (Pesc) che hanno implicazioni nel settore militare o della difesa. Complessivamente, si parla di 10 miliardi di euro messi a disposizione dall’Unione all’Ucraina per affrontare la guerra e le sue conseguenze sulla popolazione.