Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha incontrato a Palazzo Chigi il segretario della Lega, Matteo Salvini, per discutere dei provvedimenti economici di prossima emanazione, con particolare riferimento alla Legge di Bilancio e al decreto fiscale. Lo comunica Palazzo Chigi. Salvini ha lasciato la sede del governo dopo un’ora di colloquio. Come riferisce la Lega in una nota, nel colloquio durato un’ora fra il premier Mario Draghi e il segretario leghista Matteo Salvini, i due “hanno parlato di attualità e dei prossimi provvedimenti economici. Tra le altre cose, hanno confermato l’intenzione di non aumentare le tasse. Il leader della Lega – continua la nota – ha sottolineato l’esigenza di ritrovare al più presto un clima di unità e concordia nel Paese, a partire dalle forze politiche”.
“Chiederò al presidente Draghi di guidare un percorso di pacificazione nazionale”. A dirlo è il leader della Lega, Matteo Salvini, nella conferenza stampa del centrodestra a Roma a sostegno del candidato Enrico Michetti, parlando delle polemiche sul fascismo.
Come si apprende da fonti della Lega, la proposta di pacificazione nazionale avanzata, a nome del centrodestra, dal segretario leghista Matteo Salvini al premier Mario Draghi “è un invito a tenere i toni bassi”, chiedendo al presidente di “intervenire per appellarsi alla responsabilità e frenare le campagne di delegittimazione che nelle ultime settimane sono state particolarmente feroci contro il centrodestra, a partire da Lega e Fratelli d’Italia”.
“Io sono preoccupato e ho chiesto un incontro a Draghi perchè il Paese così non va lontano. Il 30 ottobre Roma è sulle tv di tutto il mondo con il G20 e noi come ci presentiamo? Non possiamo fallire, però se non fermiamo un disadattato con il braccialetto elettronico io sono preoccupato”.
“Qui c’è gente che organizza manifestazioni politiche il giorno prima del voto. Le organizzazione eversive vanno sciolte tutte, qui si fa una mozione che condanna una parte e si dimentica l’altra e non fa un buon servizio all’Italia. Se andiamo avanti così non facciamo un buon servizio al Paese, ne parlerò con il premier”, prosegue Salvini che si dice “assolutamente fiducioso che in alcuni Municipi” vincerà il centrodestra con Michetti. “Vinceremo – assicura – per il nervosismo altrui. Quando ti limiti ad insultare l’avversario senza uno straccio di proposta qualche problema lo hai”. E a proposito del candidato e delle polemiche nate per alcune sue dichiarazioni. aggiunge: “Parliamo di un milione di posti di lavoro o dobbiamo fare un esame di storia a Michetti?”.
“Tirare fuori gli scheletri dal passato non fa bene all’Italia e non fa bene al governo. E siccome di alcuni ministri non ho particolare stima né fiducia, ne parlerò con il manager, l’amministratore delegato di questo governo, non può permettere che l’Italia vada incontro a problemi enormi”, dichiara il leader della Lega riferendosi al Presidente del Consiglio.
“Non siamo riusciti a fermare un disadattato con il Daspo, allora io sono preoccupato: Ilva, Alitalia, la revisione del catasto, 120 milioni di cartelle esattoriali di Equitalia in partenza… – dice ancora Salvini – ho chiesto un incontro al presidente Draghi perché prevenire è meglio che curare. Altrimenti puoi avere anche un genio come premier, ma se la macchina è fuori controllo non vai lontano”.
“Il popolo ebraico e Gerusalemme sono un tutt’uno, quindi trasferire la capitale da Tel Aviv a Gerusalemme sarà un impegno morale, civile, religioso e politico” dice Salvini partecipando alla Jerusalem prayer breakfast, a Roma, interrotto nella sua frase da un fragoroso applauso con i presenti che si sono alzati in piedi. Salvini ha quindi aggiunto: “Sono contento dell’applauso perché avrò qualche critica fuori…”.
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