(ANSA) – FIRENZE, 24 MAR – “Basta cercare nuove cave esaurite
da riempire con i gessi rossi: è tempo che questo rifiuto
speciale venga smaltito correttamente in discarica, ed è
necessario cancellare le deroghe introdotte nel tempo”. Lo ha
dichiarato il presidente della commissione parlamentare di
inchiesta sulle ecomafie, Stefano Vignaroli, annunciando che la
commissione stessa ha approvato all’unanimità la relazione
sull’inquinamento connesso alla gestione del rifiuto ‘gessi
rossi’ a Scarlino (Grosseto).
Gessi ottenuti unendo i fanghi rossi scarto di produzione del
biossido di titanio con la marmettola, scarto di lavorazione del
marmo di Carrara, oltre 3 milioni di tonnellate di gessi rossi
sono stati conferiti dal 2004 nella cava esaurita di Poggio
Speranzona. L’impiego per il ripristino ambientale della cava è
stato approvato nel 2004. Ma il rilascio, nei terreni, di
solfati, cloruri, manganese, nichel, cromo e ferro, lamenta la
commissione parlamentare, ha portato nel tempo alla
contaminazione delle acque sotterranee alla cava. (ANSA).
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