Prima la manovra, con l’esigenza di abbassare le tasse e tamponare il drammatico caro-bollette, poi il Quirinale. Questa la posizione del segretario della Lega, Matteo Salvini, come fanno sapere dal suo partito, dopo un giro di contatti con i leader delle altre forze politiche. Agli altri segretari di partito Salvini ha proposto un confronto in vista dell’elezione del Presidente della Repubblica, da organizzare subito dopo l’approvazione della legge di Bilancio, viene spiegato.
Oggi, riepiloga la Lega, Salvini si è confrontato con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. Ha visto Giovanni Toti. Ha contattato Giuseppe Conte, Enrico Letta, Matteo Renzi. Si è sentito con i centristi Luigi Brugnaro, Carlo Calenda, Lorenzo Cesa, Maurizio Lupi. Messaggio cordiale (con risposta positiva) anche con Roberto Speranza. Al momento, aggiungono dalla Lega, i leader non sono entrati nel dettaglio sull’eventuale tavolo, ma c’è la volontà di parlarsi e ragionare. Nelle prossime ore Salvini sentirà altri leader dei partiti con rappresentanze parlamentari meno numerose.
Letta, fanno sapere fonti del Nazareno, si è detto disponibile a parlare con il segretario leghista in vista dell’elezione del nuovo capo dello Stato, come del resto fa con tutti i leader di partito, ma solo dopo l’approvazione della legge di bilancio.
“Adesso è presto per parlarne, c’è la manovra. Ma faremo del nostro meglio per mettere una persona adeguata al momento molto difficile”. Così Giorgia Meloni, leader di Fdi, presentando a Rieti il suo libro “Io sono Giorgia”, torna sul dibattito in corso per l’imminente elezione del Presidente della Repubblica.
L’elezione del presidente della Repubblica “rischia di essere molto complicata quindi cerchiamo di offrire scene positive e costruttive: faccio appello perché tutti portino il loro contributo, il centrodestra parte con numeri importanti e nessuno a sinistra può sedersi a un tavolo e dire quello no” dice il segretario della Lega Matteo Salvini su Italia 7 Gold. “Letta vuole un’elezione rapida e unitaria? Speriamo – aggiunge – basta che la sinistra non inizi con i veti e i no, e quello non mi piace, quello è sovranista, quello è amico di tizio e di caio, basta che ci sia la voglia di risolvere”. “In ottica Quirinale – prosegue – chiamerò tutti i segretari chiedendo un momento di confronto e di condivisione. Mi auguro che tutti accolgano l’invito. Ritengo mio dovere provare a trovare una sintesi comune e la proposta sarà quella di vedersi ed incontrarsi”. Salvini conferma che il centrodestra si sta muovendo “compatto a partire dalla manovra. Sul Colle ribadisco il mio impegno a tenere unito il centrodestra ma ad allargare anche agli altri il dibattito”. “Oggi chiamerò tutti i segretari – ribadisce – chiedendo un momento di incontro, confronto e condivisione, per evitare di arrivare a metà gennaio con ‘il liberi tutti'”.
Quindi il leader della lega interviene anche su altre questioni come la Manovra e l’energia.
“E’ una fesseria, non corrisponde al vero”, osserva commentando il presunto taglio al fondo disabilità riportato da alcuni organi di stampa. Quei 200 milioni “sono stati destinati per l’acquisto di vaccini, ma per sole esigenze contabili, perchè il fondo disabilità non poteva spenderli entro la fine dell’anno e sarebbero sfumati”. Quindi precisa: “Con la legge delega sulla disabilità, che approveremo entro fine anno, ne vengono inseriti altri 250, quindi il fondo per i disabili aumenta di 50 milioni. Inoltre stiamo cercando anche 50 miloni in più ad hoc per l’autismo”.
“Il presidente Draghi ha trovato quasi 4 miliardi per luce e gas, bisogna trovarne di più e in prospettiva continuare a investire sia sul gas che sulle energie alternative e sicure come il nucleare, come sta facendo tutto il resto del mondo”, sottolinea, tornando a chiedere di investire una parte dei 9 miliardi destinati al reddito di cittadinanza “che la cronaca quotidiana ci dice che vengono rubati, per metterli nella lotta al caro bollette”. Il leader della Lega ricorda poi che “l’Europa ci chiede di fare cose abbastanza prive di senso come mettere fuori legge auto a benzina e diesel entro il 2035”, ma “non si può mettere in ginocchio centinaia di migliaia di lavoratori e migliaia di aziende per idologia prendendotela con macchine che producono lo 0,19% del Co2 mondiale, quando invece ci sono altre forme di energie che sono pulite tipo il nucleare di ultima generazione che è sicuro, pulito, non produce scorie. Vorrei non ci fossero italiani al freddo al buio perché dipendiamo dagli altri”. Perché, sostiene, “in futuro l’energia più ecosostenibile ed ecomica è quella nucleare”. “Rischiamo di essere gli unici fessi che per motivi ideologici dicono no al nucleare e che dipendono dal gas degli altri, dall’elettricita’ dei francesi e dai capricci dei cinesi. Siamo circondati da Paesi che hanno il nucleare. La Lega chiedera’ che il Parlamento italiano ne discuta”, insiste in una conferenza stampa con il responsabile del dipartimento Energia del partito, il senatore Paolo Arrigoni e il sottosegretario al ministero della transizione ecologica Vannia Gava. “Parlero’ personalmente con il ministro Cingolani che, da questo punto di vista si e’ dimostrato non ideologico e molto pragmatico. Ne ho gia’ parlato e ne riparlero’ con il premier Draghi e ho visto che anche il suo approccio mi sembra non ideologico ma pragmatico”.
Sulla proroga dello stato d’emergenza per il Covid “aspettiamo i dati, siamo al 13 dicembre e aspettiamo di confrontarci con sindaci e governatori. Non do giudizi a priori, ma io sono assolutamente fiducioso e ottimista”.
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