Affrontare il nodo della prescrizione all’interno delle riforme del processo penale, nell’ambito cioè di un disegno più organico che consenta il bilanciamento dei principi costituzionali in ballo. E dunque che permetta di contemperare l’efficacia della giustizia con i diritti degli imputati, la ragionevole durata del processo con la necessità di un processo giusto. E’ questo l’impegno assunto dalla ministra della Giustizia Marta Cartabia con l’ordine del giorno a sua firma, concordato ieri con i capigruppo della maggioranza delle Commissioni Giustizia. Il primo atto politico per superare le tensioni sul nodo della prescrizione.
Lo strumento per affrontare il nodo della prescrizione nell’ambito delle riforme del processo penale sarà quello della delega al governo, che consente una gradualità di interventi. E’ la linea definita nella riunione di ieri tra la ministra della Giustizia Marta Cartabia, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà e i capigruppo di maggioranza in Commissione Giustizia di Camera e Senato. Incontro che ha segnato un cambio di passo nel segno del dialogo, facendo calare la tensione sul nodo prescrizione, con l’accantonamento degli emendamenti presentati al Milleproroghe e l’accordo trovato sull’odg di Cartabia.
Una visita a sorpresa al Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà. E’ stata questa la prima uscita pubblica della nuova Ministra della Giustizia. Marta Cartabia ha incontrato stamattina il presidente dell’autorità di garanzia Mauro Palma e una componente del Collegio, Daniela de Robert. Ed è stata “una prima occasione per riaffermare la comune volontà di collaborazione e di un avvio del suo positivo sviluppo”, sottolinea il Garante, che ha ribadito alla Ministra gli auguri per il suo “nuovo importante impegno per il Paese”.
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