“Ci sono cose che si faranno in Parlamento, le nuove battaglie sui diritti troveranno risultati: arriveremo all’approvazione finale del ddl Zan e vogliamo usare un anno e mezzo di legislatura per non ripetere l’errore che facemmo alla fine della scorsa legislatura di non varare una nuova legge sulla cittadinanza”. Lo ha detto alla festa nazionale dell’Unità il segretario del Pd Enrico Letta.
“Noi sosteniamo questo governo in modo leale – ha detto Letta – e vogliamo che il governo Draghi duri fino alla scadenza naturale della legislatura e attui un programma fatto di riforme che era troppo tempo che non si riuscivano a fare: dopo il passaggio sulla giustizia andremo determinati sulla riforma fiscale. C’è il tema agenda digitale e sociale, a partire dall’avere imparato la lezione che la sanità pubblica non si tocca. Poi c’è la riforma dell’apprendistato, perché lo stage non può essere il modo per entrare nel mondo del lavoro, e gli ammortizzatori. Saremo esigenti sul tema ambientale”.
Letta è intervenuto anche sul tema dei vaccini: “Dobbiamo completare la campagna vaccinale per rendere il nostro Paese completamente libero. Senza i 10 milioni che mancano all’appello non ce la faremo contro le variante. Da qui la nostra comunità dà un messaggio al Paese: il vaccino è libertà e questa parola libertà, che è stata usata a sproposito troppe volte, è libertà di andare a scuola, lavorare, guadagnare, viaggiare. Chi non si vuole vaccinare è contro l’altrui libertà e non può essere premiato. Chi è ambiguo su Green pass e vaccinazioni è contro la salute degli italiani ed è contro le imprese e i lavoratori”.
Per quanto riguarda lo scenario politico attuale, Letta vede aprirsi una fase di “bipolarismo estremo”: “Attorno a noi si costruirà l’alternativa vincente alla destra estrema. Siamo entrati in una fase nuova: si chiude il periodo iniziato nel 2013 quando era finito il bipolarismo e nato un tripolarismo che ha fatto saltare tutto. Stiamo entrando in una fase nuova di bipolarismo estremo e un nuovo schema politico in cui o si sta di qua o di là: non c’è posizione intermedia che abbia la minima possibilità di fare qualcosa di utile. La novità è che dall’altra parte non c’è più il centrodestra di Berlusconi che era comunque legato al Ppe, ma la destra estrema”.
Source: http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/politica_rss.xml