“Non mi è difficile intuire quanto il nostro gruppo sia attraversato da qualcosa che si definiva pudicamente disagio, sempre le incomprensioni e le tensioni lasciano segni brucianti. E allora mi chiedo se martedì prima del voto Debora e Marianna vogliano e possano offrire la propria proposta al gruppo”. Lo scrive in una lettera ai parlamentari la deputata Pd Barbara Pollastrini, parlando del voto per la capogruppo. “Serviranno profondo rispetto, una nuova reciprocità e limpidezza – aggiunge – Sto molto dalla parte delle donne e delle ragazze più giovani. Vedo il talento, il grande impegno delle colleghe e le troppe insidie maschili mescolate a qualità. Ho compagne e compagni di banco preziosi e di Del Rio una sincera considerazione. Il segretario ha prodotto una scossa forte. Ed Enrico stesso la definisce una premessa, una precondizione”. “Allora – continua – dico in punta di piedi a Marianna e Debora e ognuna, ognuno di noi dopo l’albero scosso e qualche ferita, vediamo come immetterci nella faticosa battaglia per cambiare le logiche e l’agenda del potere, perché di potere si può anche morire”.
“Grazie per le vostre risposte” risponde Marianna Madia, che sottolinea di non aver mai detto della Serracchiani che ha mancanza di autonomia. “Non l’ho mai detto, mai scritto, mai neanche pensato. Ringrazio Barbara per le sue sapienti parole che mi portano a ulteriori riflessioni e per il suo invito al dialogo e alla limpidezza. Un abbraccio a tutte e tutti, Marianna”.
“Marianna Madia e Serracchiani – incalza su Twitter la deputata Pd Susanna Cenni, della segreteria nazionale dem, elencando alcune priorità della legislatura, come lavoro, lealtà al Governo Draghi, donne, ripartenza del Paese. proviamo ad azzerare i giochi correntizi e maschili e discutiamo di questo?”.
“Io ci sono”, risponde sempre su Twitter Madia.
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