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Guerra: effetti redistributivi del fisco discutibili. Sindacati divisi sulla mobilitazione

Governo al lavoro per l’intesa con i sindacati sulla manovra, distanti le posizioni di Cgil e Uil da quelle della Cisl sullo sciopero generale indetto il 16 dicembre. Landini attacca, dicendo che i partiti hanno messo Draghi in “brutale minoranza”, la Cisl avverte che lo sciopero rischia di isolare il mondo del lavoro e indice per sabato 18 una manifestazione dal titolo eloquente: ‘”Per lo sviluppo, il lavoro, la coesione: la responsabilità scende in piazza”. Si lavora ai nodi delle misure finanziarie, partiti in pressing per una norma a favore degli operai edili. Si ragiona anche sull’esentare dall’Iva le associazioni del terzo settore. 

Restano distanti le posizioni di Cgil e Uil da quelle della Cisl sullo sciopero generale indetto il 16 dicembre. Per la sottosegretaria all’Economia, Maria Cecilia Guerra “sul fisco e’ stata fatta un’operazione di razionalizzazione” ma “gli effetti redistributivi sono discutibili, io mi ero battuta per un intervento sul cuneo fiscale”. “Sono della componente di sinistra del Governo – ha aggiunto parlando dello sciopero ad Agora’ su Rai 3 – sono sensibile e preoccupata che si sia arrivato ad una manifestazione cosi’ importante. Credo sia legittima e che il sindacato debba svolgere il suo ruolo di rappresentanza”. 

Per il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra lo sciopero generale è “una scelta sbagliata nel metodo e nel merito. Nel metodo perché il Paese è ancora stretto nella emergenza pandemica”, “nel merito perché la mobilitazione responsabile e costruttiva messa in campo unitariamente in quest’ultimo mese ha prodotto molti miglioramenti della manovra”. Il messaggio che, in un’intervista al Corriere della Sera, manda ai segretari di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri è questo: “Vorrei metterli in guardia dal rischio di isolare, con questa scelta improvvida e sbagliata, il mondo del lavoro in un momento delicato”.

Replica Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil: “C’e tanta gente che soffre che ci dice: non fermatevi”.  Bombardieri ha sottolineato che lo sciopero è uno strumento ” che i lavoratori pagano da soli”. “Questo governo – sottolinea- deve dare di più a chi rimane indietro”.

“Ho molto rispetto per le scelte della Cisl non commento però ci deve essere un rispetto anche per le nostre. In Italia non c’è un sindacato unico c’è un sindacato unitario”, ha detto Bombardieri rispondendo ad una domanda di Monica Setta ad Agorà sulla rottura dell’unità sindacale. “Noi abbiamo la necessità di rispondere alle persone che incontriamo tutti i giorni”, ha detto ancora sottolineando che il governo avrebbe potuto fare di più su alcuni fronti come ad esempio la politica fiscale.” Si poteva fare – dice- una grande battaglia sull’evasione fiscale”.

 E il segretario della Cgil Maurizio Landini in un’intervista alla Repubblica attacca la manovra e i partiti che hanno messo il premier in minoranza: “Quella del governo è una manovra socialmente ingiusta”, afferma. “Draghi ha tentato di proporre un punto di mediazione con la sua maggioranza avanzando l’idea di escludere per un anno dal beneficio fiscale i redditi oltre i 75 mila euro. Su questo è stato brutalmente messo in minoranza dai partiti della sua maggioranza”, che “pensano più alle proprie bandierine elettorali che agli interessi dell’Italia”, aggiunge. Anche la Stampa pubblica un colloquio sul tema con Landini.

“Scioperiamo perché quella del governo è una manovra socialmente ingiusta e vogliamo cambiarla: ignora la condizione in cui vive la stragrande maggioranza dei lavoratori dipendenti e dei pensionati e il punto di vista di chi li rappresenta”, dice Landini. Uno sciopero immotivato? “È un’obiezione infondata – ribatte -. Il governo da mesi ha ricevuto le nostre richieste unitarie su fisco, pensioni, politiche industriali e lotta alla precarietà. Le risposte non sono adeguate”, “la legge di Bilancio non produce quella giustizia sociale di cui il Paese ha bisogno. C’è giustizia quando il lavoro è sempre più precario?”.

“Abbiamo preso atto che la maggioranza non intendeva cambiare l’accordo fatto sul fisco e che aveva respinto anche la proposta del presidente del Consiglio – aggiunge -. Dunque, ricorriamo allo sciopero perché si sono chiusi gli spazi di confronto e il sindacato deve fare tutto il possibile per portare a casa risultati a favore di chi rappresenta”, aggiunge Landini.


Source: http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/politica_rss.xml

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