Alla Camera green pass per tutti. È stato deciso dai capigruppo di Montecitorio, la cui riunione è ancora in corso secondo quanto apprende l’ANSA. La decisione verrà ratificata questa sera dall’ufficio di presidenza. È stato chiarito che il costo dei tamponi per i deputati è a carico del Fondo di solidarietà alimentato dai loro contributi.
Ai capigruppo di Montecitorio è stata illustrata la relazione dei deputati questori, e condivisa dal presidente Roberto Fico. Nessun gruppo ha espresso contrarietà al sostanziale recepimento alla Camera di quanto previsto dal decreto del governo in materia di green pass.
Dunque, l’accesso alle sedi della Camera sarebbe subordinato al green pass per tutti: deputati, dipendenti della Camera e dei Gruppi parlamentari, collaboratori dei deputati, giornalisti, dipendenti delle imprese appaltatrici e, naturalmente, per i rappresentanti del Governo, i senatori e gli ex parlamentari. L’ufficio di presidenza dovrà votarla oggi pomeriggio.
“C’è un principio che rivendico dal primo momento in cui sono stato eletto Presidente della Camera: quello che vale per i cittadini vale allo stesso modo per i deputati. Non c’è stato e non ci sarà spazio per nessun trattamento privilegiato“. Lo dice il presidente della Camera Roberto Fico riferendosi alla delibera dell’ufficio di presidenza di Montecitorio sull’obbligatorietà del green pass alla Camera. “L’obbligo del Green Pass verrà esteso a tutti i luoghi della Camera dei deputati. Per chi violerà le regole saranno previste sanzioni, a partire dal taglio della diaria per i deputati. Lo abbiamo deciso oggi, in perfetta continuità con la delibera di due mesi fa, che già prevedeva l’uso del Green Pass a Montecitorio per eventi, seminari, convegni, così come per la mensa e la biblioteca”, sostiene Fico. “L’obbligo del Green Pass verrà esteso a tutti i luoghi della Camera dei deputati. Per chi violerà le regole saranno previste sanzioni, a partire dal taglio della diaria per i deputati. Lo abbiamo deciso oggi, in perfetta continuità con la delibera di due mesi fa, che già prevedeva l’uso del Green Pass a Montecitorio per eventi, seminari, convegni, così come per la mensa e la biblioteca”, sostiene Fico.
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