Il via libera al sostegno al Governo Draghi ha registrato un consenso percentuale decisamente più basso rispetto alle due precedenti occasioni in cui gli iscritti al Movimento 5 Stelle si sono espressi sulla piattaforma Rousseau su un’alleanza con altri partiti per formare un esecutivo.
Il miglior risultato è stato ottenuto dal primo governo Conte, quello ribattezzato gialloverde. Il 18 maggio 2018, infatti, è passato con il 94,3% dei voti favorevoli il ‘Contratto per il Governo del Cambiamento!’ con la Lega, approvato da 42.274 delle 44.796 persone partecipanti alla votazione durata deci ore.
Poco più di un anno più tardi, il 3 settembre 2019, al vaglio della piattaforma nata come strumento di democrazia partecipativa è finito l’accordo di governo con il Pd: nell’arco di nove ore si sono espressi 79.634 iscritti, con 63.146 click sul SI (79,3%) e 16.488 sul NO (20,7%).
Non è andata invece oltre il 59,3% la maggioranza degli iscritti al M5S che ieri ha dato il via libera all’adesione al nascituro governo Draghi: dei 74.537 votanti su Rousseau (su una base arrivata a 119.544 iscritti con diritto di voto), si sono espressi favorevolmente in 44.177, mentre 30.360 (40,7%) hanno votato contro durante la consultazione durata otto ore.
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