(ANSA) – PERUGIA, 29 NOV – “Stupisce come la giustizia debba
ancora impegnarsi su una vicenda chiara nei suoi aspetti
fattuali e giuridici”: a dirlo sono i difensori di Luca
Palamara, Benedetto Buratti e Roberto Rampioni dopo la decisione
della Procura generale di Perugia di impugnare la sentenza del
gup del capoluogo umbro che ha dichiarato non luogo a procedere
nei confronti dell’ex magistrato romano dalle accuse di
rivelazione di segreto d’ufficio. “L’ex segretario del Csm –
hanno aggiunto i legali – ha chiarito con precisione come non ci
fosse alcun segreto e che, pertanto, alcuna rivelazione fosse
perseguibile. Ben due giudici in distinti processi – hanno
concluso gli avvocati Buratti e Rampioni – ne hanno preso atto
dichiarando l’insussistenza dei fatti”. (ANSA).
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