Il Collegio dei Questori della Camera ha approvato all’unanimità una nuova delibera sul Green pass, in cui si prevede che Sara Cunial potrà sì partecipare ai lavori della Camera, ma solo dalle postazioni poste nelle tribune, a cui potrà accedere attraverso un percorso predefinito. Lo apprende l’ANSA.
La nuova delibera dei Questori trae appiglio dalla stessa sentenza presa in sede monocratica dal presidente del Consiglio di appello, Andrea Colletti. Questi aveva accolto la richiesta di sospensiva cautelare affermando che esiste il “periculum” di un danno ai diritti di Cunial, quelli di esercitare il suo mandato parlamentare. La delibera, quindi, consente a Cunial di svolgere la sua attività parlamentare, ma da una delle postazioni installate nelle tribune da quando è esplosa la pandemia, e per accedervi dovrà seguire un percorso prestabilito. A Cunial rimangono pertanto inibite sia la possibilità di accedere all’emiciclo, sia quella di usufruire dei vari servizi della Camera dei vari ambienti di Montecitorio e degli edifici adiacenti che fanno capo all’amministrazione della Camera.
La deputata del gruppo Misto Sara Cunial potrà entrare alla Camera per partecipare ai lavori parlamentari senza esibire il Green pass. A quanto apprende l’ANSA da fonti parlamentari, il presidente del Collegio d’appello della Camera dei deputati Andrea Colletti (Alternativa) ha accolto, con un decreto cautelare monocratico, la richiesta di sospensiva, presentata dalla deputata no vax, della delibera con cui il Collegio dei questori ha introdotto l’obbligo del green pass per accedere a tutte le sedi della Camera.
Il ricorso di Cunial sarà esaminato dal Consiglio di giurisdizione della Camera l’1 dicembre. Cunial aveva presentato il ricorso contro la delibera dei questori, e come lei anche altri deputati e dipendenti di Montecitorio, al Consiglio di giurisdizione, il tribunale interno di primo grado di Montecitorio presieduto da Alberto Losacco (Pd), chiedendone una sospensiva immediata motivandola con la sua necessità di entrare alla Camera per votare. Il ricorso era stato respinto, e l’udienza del Consiglio era stato fissato per l’1 dicembre. Ma Cunial ha fatto appello al presidente del collegio di appello della Camera dei deputati Andrea Colletti, che ha invece accolto il ricorso, in considerazione del dovere di consentire alla deputata di esercitare il mandato di rappresentanza popolare.
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