“Al di là delle misure relative a tamponi e tempi di quarantena che prendono atto della realtà di fatto, le misure del Governo per l’emergenza Covid appaiono del tutto insufficienti. Si prosegue sulla linea delle mezze misure e del tempo perso, e contemporaneamente, di una confusione indescrivibile, ingestibile e incontrollabile”. Così il governatore Vincenzo De Luca boccia le ultime misure adottate dal Governo per contenere la pandemia da Covid ’19. Nel merito De Luca spiega la sua posizione critica in tre punti: “Primo: dopo un analogo atteggiamento a fine novembre, anche oggi si decide di rendere esecutivi i provvedimenti fra 15 giorni. E’ proprio inevitabile questa irresponsabile perdita di tempo? Secondo: dal punto di vista della Campania – la regione a più alta densità abitativa e perciò a più alto rischio – non si riscontrano decisioni utili e ragionevoli per frenare il contagio, senza penalizzare né i vaccinati né l’economia. E’ indispensabile decidere subito l’obbligatorietà della vaccinazione o, comunque, un lockdown per i No-Vax lungo, serio e controllato. Terzo: é vero che l’enorme crescita dei positivi non si traduce automaticamente in ricoveri ospedalieri. Ma c’è un punto limite oltre il quale la quantità di contagi può portare al collasso degli ospedali. Già registriamo questa tendenza, soprattutto perché il personale a disposizione è inferiore a quello di un anno fa. Ricordo, inoltre, che un anno fa, per fronteggiare l’emergenza si decisero chiusure drammatiche di reparti ordinari. E’ questa la prospettiva che dobbiamo scongiurare oggi”
Toti: ‘Serviva il super pass al lavoro, esecutivo timido’ – Il presidente della Liguria, Giovanni Toti, è insoddisfatto dalla scelta del governo di non estendere il super Green pass agli uffici. “Il governo ci ha ascoltato sulla quarantena accorciata per non bloccare il Paese – dichiara in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ – resta una timidezza sull’estensione del Green pass rafforzato ad altre categorie, come il mondo del lavoro pubblico e privato, che non comprendo”. Sulla resistenza dei ministri leghisti, Toti afferma che “la Lega nella Conferenza delle Regioni era sulle nostre stesse posizioni. Fedriga che la presiede era per allargare l’area del Green pass rafforzato. Così Zaia”. Il vaccino deve diventare per il presidente della Liguria “il gold standard per lavorare e avere una vita normale”. Il governatore è per l’obbligo vaccinale. “Non è più il momento del tampone, è il momento del vaccino”, perché “il sistema non è in grado di reggere un milione di tamponi al giorno”.
Boccia: ‘Obbligo vaccinale non piu’ rinviabile’ – “L’obbligo vaccinale, come ha ribadito oggi il Segretario Letta, non è più rinviabile. L’Europa è in preda alla variante Omicron, in Italia abbiamo 100 mila contagi al giorno, le reti sanitarie reggono grazie al lavoro eccezionale degli operatori sanitari, ma continuano a riempirsi di non vaccinati. Il Partito Democratico, da sempre per la linea del rigore sanitario, chiede una discussione seria in Italia e in Europa sull’obbligo vaccinale e una decisione urgente. La destra dimostri per una volta di privilegiare la difesa del diritto universale alla salute rispetto alla propaganda politica che ha trasformato Lega e FDI in riferimento per no vax e no green pass”. Così Francesco Boccia, ex Ministro per gli Affari regionali e responsabile Regioni e Enti locali della Segreteria nazionale, alla Camera per il voto sulla legge di bilancio.
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