Il centrodestra di governo accelera sulla federazione. Matteo Salvini e Silvio Berlusconi – secondo quanto riferito da fonti della Lega – si sono sentiti al telefono sulla questione. “Vogliamo costruire per il bene dell’Italia” ha detto Salvini, riportano le stesse fonti. Non solo la telefonata con Silvio Berlusconi. Nelle ultime ore – informa la Lega – Matteo Salvini ha contattato anche gli altri gruppi del centrodestra al governo, con l’obiettivo di creare una casa comune in Parlamento per aiutare l’esecutivo Draghi a essere sempre più efficace sui temi più sentiti dalla coalizione: aiuti a famiglie e imprese, riforme, taglio delle tasse, nuove infrastrutture, giustizia e sicurezza. Il clima emerso dai contatti telefonici è di grande interesse e di forte collaborazione.
“Consideriamo con grande attenzione”. Così il leader di Forza Italia, a quanto apprende l’ANSA da fonti azzurre, avrebbe commentato la proposta di Matteo Salvini, durante uno zoom da Arcore, con i vertici del partito e i membri del governo azzurri. “Non diciamo no: ne parleremo nelle sedi dedicate del partito. Di sicuro – fanno sapere le stesse fonti – una maggiore unità con le altre forze del centrodestra consentirà di dare maggiore forza alle nostre battaglie storiche”.
“Ora valutiamo la federazione del centrodestra di governo, poi mi piacerebbe pensare in futuro a un partito unico del centrodestra: speriamo di convincere Fratelli d’Italia“. Così, a quanto si apprende da fonti azzurre, il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi durante uno zoom da Arcore con con i vertici di Forza Italia, i membri del governo, i capigruppo e i governatori azzurri. Quindi il Cavaliere ha riferito che un suo sondaggio dà Forza Italia attualmente al 9,5 % ma, ha aggiunto, “è possibile tornare a due cifre”.
La federazione riguarda i gruppi del centrodestra che sono in maggioranza con Draghi, ed è uno strumento per difendersi dallo strapotere della sinistra nella maggioranza. Operazione giusta che però non riguarda Fratelli d’Italia, che si trova all’opposizione del governo. È quanto fanno sapere fonti di Fratelli d’Italia interpellate dai cronisti sulla federazione proposta da Matteo Salvini e presa in seria considerazione da Silvio Berlusconi.
Con questa federazione con la Lega, Forza Italia rischia di perdere la sua identità, i suoi valori moderati. Invece saremo vincenti se allarghiamo quel campo, non rischiando di annetterci alla Lega. Così le due ministre Mara Carfagna e Mariastella Gelmini si sarebbero opposte all’apertura del Presidente Berlusconi, nel corso della riunione odierna, alla proposta di Matteo Salvini. In particolare, a un certo punto Mara Carfagna avrebbe detto, riferisce chi era presente alla riunione, che questa apertura, diffusa anche all’esterno tramite agenzie, potrebbe spingere circa 50 parlamentari azzurri a lasciare il partito. A questo punto, sarebbe intervenuta duramente la capogruppo al Senato, Annamaria Bernini, favorevole alla federazione: “Cos’è questo, un avvertimento mafioso?”. “Io conosco la mafia e so bene cos’è”, la replica della ministra. “Io per fortuna no”, la controreplica.
“Credo che qualunque decisione sul futuro di Forza Italia debba essere presa confrontandoci nel merito e sulla base di proposte definite, coinvolgendo i parlamentari e i dirigenti sul territorio. Oltre alle due opzioni messe in agenda da Matteo Salvini – federazione o fusione – esiste infatti una terza via: lavorare per riaffermare la centralità dei liberali nella coalizione e nel Paese”. Così, intercettata a margine del Cdm, Mara Carfagna risponde a chi le chiede un commento sulla possibile federazione tra Lega e Fi, convinta che “molti dei nostri elettori non si sentirebbero a loro agio in un assetto a trazione leghista“.
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