“Credo davvero che ancora oggi il bipolarismo sia un valore da preservare assolutamente“, ha detto Silvio Berlusconi, in un intervento da remoto al Convegno organizzato a Saint Vincent dal quotidiano La Discussione sul tema del superamento del bipolarismo e della transizione ecologica.
“Penso che Silvio Berlusconi può essere ancora utile al Paese e ai cittadini italiani, vista la stima che ancora mi circonda in Europa. Vedremo cosa potrò fare, non mi tirerò indietro, e farò quello che potrà essere utile per il nostro Paese. Vi ringrazio per l’attenzione amichevole nei miei confronti”, ha detto ancora lo stesso Berlusconi rispondendo alle affermazioni di Anna La Rosa che aveva auspicato l’elezione al Quirinale di Berlusconi e un suo impegno personale a sostegno del programma ecologista illustrato durante il convegno.
Il ‘centro’ “non è affatto equidistanza, comporta invece una scelta di campo, è alternativo alla sinistra ed è anche chiaramente distinto dalla destra. Un centro che deve essere l’elemento trainante di un centro-destra di governo”, ha spiegato ancora Berlusconi.
Berlusconi ha esordito sottolineando che Saint Vincent, sede del convegno, è “un luogo caro ad un grande esponente della storia democristiana come era Carlo Donat-Cattin e alla sua corrente di Forze Nuove. Un uomo della sinistra cattolica, ma intransigente verso ogni forma di totalitarismo. Fu un valoroso partigiano ma anche un anti-comunista rigoroso. E’ un passato glorioso, quello nel quale affondate le vostre radici, ma la vostra iniziativa non guarda al passato, guarda al futuro, come è giusto”, tanto è vero che il tema centrale del convegno è l’ambiente e l’ecologia”. “Del resto la tradizione cattolico-liberale – ha proseguito Berlusconi – che fu espressa in Italia dalla Democrazia Cristiana, è parte fondamentale dell’identità di Forza Italia. Noi siamo una sintesi delle grandi tradizioni politiche che hanno governato il Paese nel dopoguerra, quella cristiana, quella liberale, quella riformista. Questo ci colloca naturalmente al centro dello scenario politico, un centro che non è affatto equidistanza, che comporta invece una scelta di campo, che è alternativo alla sinistra e che è anche chiaramente distinto dalla destra. Un centro che deve essere l’elemento trainante di un centro-destra di governo”. “Grazie alla mia discesa in campo – ha detto ancora il leader di FI – l’Italia ha un sistema bipolare. L’alternanza tra centro destra di governo e centro sinistra ha garantito il ricambio della classe dirigente e una competizione sana sui programmi, e io credo davvero che ancora oggi che il bipolarismo sia un valore da preservare. Su questo non esistono divisioni né distinzioni possibili. Del resto solo così, solo con un centro destra di cui sia chiara la connotazione cristiana, liberale, garantista, europeista, sarà possibile governare l’Italia a partire dal 2023, con un premier autorevole in grado di continuare l’ottimo lavoro del governo che stiamo sostenendo”.
E Silvio Berlusconi dice no al voto anticipato, che sarebbe “irresponsabile”, e ribadisce che a guidare Forza Italia è lui. Intervistato dal Corriere della Sera, l’ex premier afferma: “Il fatto che sia io a rappresentare Forza Italia mi pare non sia messo in discussione da nessuno”. “Questo governo sta portando l’Italia fuori dall’emergenza sanitaria ed economica”, spiega Berlusconi, per il quale “sarebbe davvero irresponsabile pensare di interromperlo prima del tempo per bloccare il Paese in una campagna elettorale”. Riguardo allo scontento interno fatto emergere dai ministri Brunetta, Gelmini e Carfagna, Berlusconi minimizza: “Si tratta di incomprensioni personali, che vanno ricomposte, non di conflitti sulla linea politica che, lo ripeto, è condivisa da tutti e non ha alternative. Preferirei non leggere sui giornali notizie di polemiche che non ci rappresentano e che non credo interessino gli italiani”. Il leader azzurro difende poi i suoi alleati: “Salvini fa legittimamente la sua parte”, e “se Fratelli d’Italia non fosse un grande partito democratico non saremmo alleati con loro”. Riguardo a chi possa essere il nuovo federatore del centrodestra, Berlusconi non si sbilancia: “Giorgia Meloni e Matteo Salvini – rileva – hanno entrambi grandi capacità e un profilo fortemente caratterizzato”. Ma in ogni caso, ciò di cui “l’Italia ha bisogno” per il cavaliere è “un centrodestra liberale, cristiano, europeista, garantista”. Il leader azzurro si dice infine soddisfatto dell’assoluzione al processo di Siena e commenta: “Ora posso solo augurarmi che la sentenza di Siena sarà confermata negli altri processi aperti, che si basano sullo stesso assurdo teorema”.
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