(ANSA) – ROMA, 18 SET – “L’Unicef accoglie con favore la
notizia che le scuole secondarie in Afghanistan saranno aperte
oggi dopo aver chiuso per mesi a causa del Covid-19. Siamo
profondamente preoccupati, tuttavia, che molte ragazze non
possano essere riammesse in questo momento. Le ragazze non
possono e non devono essere lasciate indietro. È fondamentale
che tutte le ragazze, comprese quelle più grandi, siano in grado
di riprendere la loro istruzione senza ulteriori ritardi. Per
questo, abbiamo bisogno di insegnanti donne per riprendere
l’insegnamento”. E’ quanto si legge in una nota dell’agenzia Onu
per l’infanzia.
“Anche prima della più recente crisi umanitaria, 4,2 milioni
di bambini non erano iscritti a scuola. Circa il 60% di loro
sono bambine. Ogni giorno in cui le ragazze perdono l’istruzione
è un’opportunità persa per loro, le loro famiglie e le loro
comunità. C’è stato un progresso significativo nell’istruzione
nel Paese negli ultimi due decenni. Il numero di scuole è
triplicato. Il numero di bambini a scuola è aumentato da 1
milione a 9,5 milioni. Questi – si sottolinea – sono importanti
miglioramenti per i bambini del paese che dobbiamo rispettare e
proteggere”.
“L’Unicef esorta i partner di sviluppo a sostenere
l’istruzione per tutti i bambini in Afghanistan. E continuerà a
sostenere con tutti gli interlocutori che tutte le ragazze e i
ragazzi abbiano la stessa possibilità di imparare e sviluppare
le abilità di cui hanno bisogno per prosperare e costruire un
Afghanistan pacifico e produttivo”, conclude il comunicato.
(ANSA).
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