Bruxelles – La Brexit torna ad agitare Unione europea e Regno Unito, che si scontrano su Gibilterra. Bruxelles è decisa a rinegoziare il futuro della rocca, e forza la mano negoziale approvando una raccomandazione
La decisione del collegio dei commissari si spiega col fatto che l’accordo commerciale e di cooperazione raggiunto tra le due parti non comprende Gibilterra. Le relazioni della piccola penisola non sono con il blocco dei 27 è dunque privo di regolamentazioni, e Bruxelles ha deciso di colmare questo vuoto legislativo. Tanto che la decisione di intavolare trattative è accompagnata da orientamenti.
Our proposed mandate for 🇪🇺🇬🇧 negotiations on Gibraltar aims to have a positive impact for those living and working on either side of the border between Spain and Gibraltar, while protecting the integrity of the Schengen Area and the Single Market.
👉 https://t.co/gKjFW5oY35 pic.twitter.com/gk2oakaUoi
— Maroš Šefčovič🇪🇺 (@MarosSefcovic) July 20, 2021
E non finisce qui. Si intende rimettere mano al settore trasporti (areo e terrestre), lavoro (
Anche stavolta le reazioni britanniche non si sono fatte attendere. Londra denuncia un’invasione di campo da parte dell’UE. “Il
UK, Gibraltar & Spain agreed balanced & pragmatic framework on Gibraltar.
The Commission’s draft mandate fails to respect essential elements of the framework, does not reflect a real-world solution, and cannot form a basis for negotiations. https://t.co/7WFdm7aXxr
— Dominic Raab (@DominicRaab) July 20, 2021
Londra contesta l’azione unilaterale dell’UE. E’ vero che, come recita anche i documento di 26 pagine licenziato dal collegio dei commissari, “la Commissione è nominata negoziatore dell’Unione”, ma non piace il blitz a dodici stelle. “
Quello che non piace a Londra è l’ingerenza negli affari di un territorio sotto il controllo della corona britannica. Maros Sefcovic, il vicepresidente della Commissione responsabile del dossier, afferma che con questa iniziativa “mandiamo un segnale positivo a tutti coloro che vivono e lavorano da entrambe le parti della frontiera” di Gibilterra. Specifica che “si tratta di cooperazione regionale, non di sovranità o giurisdizione”, ma oltre Manica stigmatizzano le manovre a dodici stelle. Il braccio di ferro tra Unione europea e il suo ex Stato membro dunque continua e si rinnova.