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Tv: Agcom, forte enfasi su premier, poco spazio M5S

“Una forte enfasi per il presidente del Consiglio, il governo e in generale l’apparato istituzionale, particolarmente marcata sulle reti ammiraglie dei vari network”, un dato “non solo prevedibile ma plausibile” nella fase di emergenza. Ma anche “un eccesso di scarto” rispetto alla rappresentanza dei soggetti politici”, in testate già richiamate dall’Autorità come SkyTg24, TgCom24 e Studio Aperto, con una “sottostima informativa del Movimento 5 Stelle che, pur essendo il partito di maggioranza relativa, si trova ad occupare mediamente la quarta posizione”. E’ quanto emerge dall’analisi del monitoraggio della par condicio del trimestre marzo-maggio da parte del Consiglio dell’Agcom.

“Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, in esito a quanto emerso dal monitoraggio dei dati tendenziali e specifici dell’informazione politica nei telegiornali nel trimestre marzo-maggio, ha assunto – su proposta del relatore, Prof. Mario Morcellini – alcune decisioni in materia di par condicio”, spiega una nota dell’organismo di garanzia.

“Anzitutto, l’analisi dei dati – si legge nella nota – ha evidenziato una forte enfasi per il presidente del Consiglio, il governo e in generale l’apparato istituzionale, particolarmente marcato sulle reti ammiraglie dei vari network. È tuttavia evidente che in una drammatica situazione di emergenza come quella del Covid 19 l’interesse mediale per gli interventi istituzionali era non solo prevedibile ma plausibile, tenendo conto delle inevitabili priorità nei momenti di emergenza come quelli che il paese ha vissuto”.

“Più sorprendente – fa notare ancora l’Agcom – è invece la circostanza che, soprattutto nelle testate oggetto dei provvedimenti di richiamo assunti all’unanimità dall’Autorità (SkyTg24 da un lato e TgCom24 e Studio Aperto, dall’altro), si sia registrato un eccesso di scarto rispetto al punto di riferimento dato dalla rappresentanza dei soggetti politici nell’attuale composizione parlamentare. In particolare, sorprende la sottostima informativa del Movimento 5 Stelle che, pur essendo il partito di maggioranza relativa, si trova ad occupare mediamente la quarta posizione, arrivando talvolta a beneficiare di un tempo inferiore a quello concesso ai partiti minori. Tutto ciò determina una novità abbastanza rilevante, in forza della quale la copertura mediatica della maggioranza parlamentare risulta profondamente indebolita a vantaggio dell’opposizione”.

“Quest’ultima, già di per sé forte per le attenzioni mediatiche di cui gode la Lega, si configura come una criticità quando ad essa si aggiunge su alcune emittenti una chiara sopravvalutazione di Forza Italia rispetto ai parametri di riferimento”, conclude la nota.
   


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