(ANSA) – MILANO, 21 GEN – L’agente di custodia Andrea Schivo “scelse di essere uomo” a differenza di molti italiani “che si girarono dall’altra parte”. La figura dell’agente morto nel lager di Flossenburg perché aiutò i detenuti ebrei reclusi nel carcere di San Vittore a Milano prima di essere deportati é stata ricordata dalla senatrice a vita Liliana Segre nella casa circondariale del capoluogo lombardo dove rimase alcuni mesi prima di essere portata ad Auschwitz. “Gli unici che dimostrarono umanità furono i detenuti comuni – ha raccontato la senatrice – poi passarono altri due anni prima di rivedere degli uomini. Fino ad allora vidi solo mostri”. Davanti a San Vittore é stata posta nei giorni scorsi una pietra d’inciampo in memoria di Schivo che fu ucciso il 29 gennaio del 1945.
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