Scambio di battute tra il leader della Lega Matteo Salvini e quello del movimento delle sardine Mattia Santori, dopo la giornata passata a Napoli dove i due hanno tenuto (separatamente) degli incontri.
“Le Sardine? Questo ragazzo (Mattia Santori, ndr), sono ormai mesi che non vive una vita sua, ma va esattamente dove vado io. I problemi dl’Italia non si risolvono dicendo che Salvini è un cretino”. Lo afferma, intervistato da Radio Crc, il leader della Lega, Matteo Salvini. “Flop delle Sardine a Napoli? Che peccato. Se uno sceglie di andare a farsi la foto vacanza con Benetton, Toscani e sceglie i salotti radical chic….” ha aggiunto l’ex ministro commentando la manifestazione che si è svolta ieri a Napoli delle Sardine, quasi in concomitanza con il suo incontro con i militanti che si è svolto al Teatro Augusteo. “Mentre loro erano lì io ero a Scampia. Ognuno sceglie cosa fare”, ha aggiunto. “In Parlamento e al governo si stanno scannando come i matti, io sono stufo e come me immagino anche gli italiani. E in diretta Facebook ha commentato: “Ieri a Napoli era surreale anche le sardine e i centri sociali litigano e mentre tutti litigano io ascolto, incontro, raccolgo proposte e immagino soluzioni e perchè tanto al governo sarà qualche settimana, tra qualche mese o un anno insomma sarà quel che sarà, ma noi al governo ci torniamo e vogliamo essere pronti e con una una grande squadra”.
Sulla contestazione avvenuta a Napoli durante il flash mob delle sardine è intervenuto uno dei leader del movimento: “È più facile distruggere che creare. A Napoli avremmo voluto parlare di lavoro. Di Wirhpool, Novolegno, Tirrenia, Almaviva, Riders (che meritano la maiuscola). Di un popolo che ha perso la fiducia verso il futuro e al quale vengono presentate due alternative: cascare nelle braccia del populismo o abbandonarsi all’antipolitica. Purtroppo ci troviamo a parlare dell’ennesimo attacco di chi ha interesse nell’indebolire il messaggio che le sardine hanno portato per tre mesi in Italia e all’estero, proponendo un diverso modo di comunicare e pensare la politica”. Cosi Mattia Santori e le Sardine campane commentano la contestazione di ieri sera in piazza Dante, a Napoli, da loro attribuita a Potere al Popolo. “Abbiamo aperto il palco proprio per essere inclusivi e non sostituirci alle realtà che operano da anni sul territorio. Una delle realtà a cui è stata data voce ha deciso di usare il nostro palco per attaccarci, non rendendosi conto che attaccando noi ha infangato tutte le istanze che su quel palco erano salite o che sarebbero salite – proseguono-. Le parole che si utilizzano qualificano chi le pronuncia. Gli atteggiamenti e le modalità identificano la forza del proprio messaggio politico. Le nostre parole non sono mai state offensive, ci siamo sempre posti in un atteggiamento di ascolto e di dialogo. E continueremo a farlo perché è molto più difficile creare che distruggere, e a noi le sfide difficili entusiasmano. Quelle facili le lasciamo agli altri”. “Oggi alle 5 partiamo alla volta di Taranto, dove i pescatori pugliesi incontreranno i lavoratori napoletani, poi a Squinzano dove Salvini cerca di trovare nella xylella la sua prossima manciata di voti. Non saremo il prossimo fertilizzante elettorale – concludono il leader nazionale del movimento e le Sardine campane -. Né in Campania, né in Puglia. Né altrove. Ps: chiediamo scusa a chi sarebbe dovuto intervenire e non ha potuto farlo a causa di questo inconveniente”.
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