“Con l’identità digitale noi avremo un’unica e sola user e password per accedere a tutti i servizi digitali ma queste user e password potrebbero essere utilizzata non solo per ai servizi digitali della Pubblica amministrazione ma anche del privato per esempio i nostri conti in banca, per esempio andare al cinema, per esempio prenotare un auto”. Lo ha affermato Pisano questa mattina nel corso del programma Eta Beta di Radio 1. E questa password e username “dovrebbe essere dato dallo Stato perché lo Stato ad avere certezza” dell’identità di un cittadino. Parole che sui social hanno suscitato qualche polemica, tanto che Pisano in un tweet ha precisato: “l’identità digitale sarà rilasciata dallo Stato e servirà a identificare il cittadino in modo univoco verso lo Stato stesso. In futuro, per aziende e cittadini che lo vorranno, potrebbe essere un ulteriore sistema di autenticazione”.
“A me questa cosa mette i brividi e mi fermo per carità di patria”: così su Twitter il deputato Pd Filippo Sensi, commentando il tweet di un utente molto critico con la proposta della ministra M5S dell’Innovazione Paola Pisano su “password e username uguali per tutti”. “E il fatto che l’account del ministero dell’Innovazione utilizzi il tweet di un utente per rispondere ai rilievi sollevati dalla inopinata intervista alla ministra Paola Pisano la dice lunga sulla strada che c’è ancora da fare, ma tanta – ha poi twittato Sensi -. E lo dico con rispetto per chi ci lavora”.
Arriva la precisazione della ministra: “Nessuna nuova proposta, né nuova password di Stato. Il ministro Paola Pisano a “Eta Beta Radio1″ si riferiva alla Spid già usata da 5 mln di italiani. L’intenzione da discutere con tutti gli interlocutori istituzionali competenti è solo quella di affidarne la gestione direttamente allo Stato”, afferma in un tweet – rilanciato dalla stessa Pisano – il ministero dell’Innovazione in merito alla polemica odierna sul tema dell’identità digitale.
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