La Camera ha aprovato con scrutinio segreto la legge per contrastare l’omotransfobia, la misoginia e le violenze contro le persone disabili. I sì sono stati 265, i no 193, gli astenuti 1. L’approvazione è stato salutata da un prolungato applauso della maggioranza. La legge va ora in Senato. Cinque deputati liberal di Forza Italia hanno votato a favore in dissenso rispetto alla posizione del proprio gruppo parlamentare. Si tratta di Giusi Bartolozzi, Renata Polverini, Stefania Prestigiacomo, Elio Vito e Matteo Perego, che hanno annunciato la propria posizione in dissenso dal gruppo in Aula.
Dopo che il presidente Fico ha proclamato il risultato della votazione, tutti i deputati di maggioranza si sono alzati in piedi ed hanno applaudito a lungo.
Contrari i partiti del centrodestra. I deputati di Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno protestato in Aula indossando un bavaglio. Al termine della dichiarazione di voto del rappresentante del gruppo, tutti i deputati hanno innalzato dei cartelli con la scritta “Libertà”, ed hanno urlato in coro ripetutamente “libertà!” fino a quando il presidente della Camera Roberto Fico non ha chiesto l’intervento dei commessi per rimuovere i cartelli.
“Con il voto di oggi il Paese ha compiuto un importante passo in avanti verso la conquista di una legge di civiltà attesa da decenni”, dicono i deputati M5s della Commissione Giustizia della Camera.
Il ddl Zan “è una legge di civiltà”, ha detto il Dem Walter Verini. “Con questa legge ci mettiamo al passo con altri Paesi Ue nel tutela contro la discriminazione”, dice nell’Aula della Camera Lucia Annibali di Iv.
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