“Le grandi trasformazioni politiche e sociali, intervenute negli ultimi decenni, hanno in qualche modo affievolito i canali tradizionali di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Un divario sempre più evidente che è stato in parte surrogato dalla massiccia presenza dei nuovi mezzi di comunicazione fondati sull’utilizzo del web; che, peraltro, non ha ancora trovato un punto adeguato di maturazione”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento in apertura della maratona digitale ‘Quale Futuro’, promossa dal ministro per le Politiche Giovanili Vincenzo Spadafora a cui partecipano centinaia di giovani da tutta Italia.
“È un dovere far sì che il nostro, e soprattutto vostro, domani sia migliore in termini di occupazione, di qualità della vita e dell’ambiente, di crescita dei diritti e della conoscenza, di pace e di integrazione tra i popoli. La condizione per riuscirvi è che l’impegno sia corale, autentico, aperto”. ha detto sottolineato il presidente della Repubblica. “Disegnare il futuro comune è, per definizione, il compito precipuo della politica. Progettare il futuro diventa ancor più cruciale dopo la grave crisi provocata dall’insorgere della pandemia, che ha sconvolto la quotidianità della nostra vita, mettendo in discussione abitudini consolidate e comportamenti scontati. Sono questi nel nostro Paese, giorni di impegno e di riflessione. Nuove idee sono richieste per rispondere a sfide inattese. La voce dei giovani può recare, in questa come in altre prossime occasioni un contributo originale; e di più nitida percezione delle necessità”,ha detto il presidente Mattarella, intervenendo alla maratona digitale ‘Quale futuro’
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