Le line guida sulle discoteche, emanate ieri dalle Regioni, vietano, di fatto, il ballo liscio.
E a Rimini e in tutta la Romagna, patria non solo delle discoteche più famose, ma anche della musica folk che ogni anno, soprattutto nella stagione estiva, richiama in pista turisti e romagnoli, la notizia è stata presa come una beffa. Secondo le norme, infatti, sarà indispensabile ballare a due metri di distanza, rendendo così impraticabili i balli di coppia: niente giri di valzer e mazurke, prefigurando così un’estate dove ‘Romagna mia’ si potrà ascoltare solo da seduti.
A farsi portavoce del malumore è il Comune di Rimini. “Pur comprendendo la logica che sottiene a queste linee – dice l’assessore alle attività produttive Jamil Sadegholvaad – sfugge a questi ragionamenti una fascia di pubblico per cui il ballo rappresenta un’insostituibile occasione di socialità: i non più giovanissimi per i quali l’appuntamento al circolo per fare qualche giro di pista è un appuntamento irrinunciabile. È la fascia maggiormente da tutelare e che deve avere la priorità anche nelle strategie di prevenzione post-Covid, ma crediamo che poter consentire almeno ai congiunti di poter continuare a danzare nei contesti di ritrovo sia importante per mantenere quella rete di legami indispensabili per il benessere delle persone più anziane”.
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