“Domenica sarà una giornata epocale, una grande festa per cui prevediamo una grande affluenza: un flusso di circa 30mila persone”. Sono le parole scelte da Mattia Santori, portavoce delle ‘sardine’, per presentare la giornata di dopodomani in piazza VIII Agosto a Bologna, dove dal primo pomeriggio fino a sera si alterneranno cantanti ed esponenti del mondo della cultura. “Tutti rigorosamente gratis”, hanno chiarito le ‘sardine’, diffondendo i dati del crowdfunding lanciato a fine 2019: “Abbiamo raccolto circa 70mila euro netti, grazie a 3.028 donatori”. Sul palco saliranno – tra gli altri – Afterhours, Subsonica, Marracash, Pif, Moni Ovadia e Alessandro Bergonzoni. “Quando si affronta una campagna elettorale con questa destra, si sa che si verrà invasi da una retorica molto aggressiva e poco rispettosa della dignità delle persone”, ha spiegato Santori: “Noi, invece, restituiamo dignità a un territorio”.
“Credo che siamo sempre più vicini al momento in cui sarebbe bello potersi finalmente incontrare”, “ci sono temi come i decreti sicurezza e la democrazia digitale su cui vorremmo iniziare un’interlocuzione”. È l’invito rivolto a Giuseppe Conte da Mattia Santori, portavoce del movimento delle Sardine. Santori ha ricordato l’apertura del premier nelle scorse settimane, anche se “non ci è arrivata alcuna lettera di richiesta”. “Sarebbe bello – ha aggiunto – poterci incontrare per raccontargli cosa è successo e cosa sta succedendo”.
Le Sardine sono pronte a rinunciare a scendere in piazza a Bibbiano, nel Reggiano, il prossimo 23 gennaio, solo a patto che prima rinunci anche la Lega. A confermarlo il portavoce Mattia Santori: “Non siamo noi un pericolo di sciacallaggio per la città di Bibbiano, noi siamo l’anticorpo – ha spiegato durante una conferenza stampa a Bologna – Se loro diranno ‘Non ci andiamo’, a noi va benissimo, se Bibbiano dice ‘Non vogliamo né uno, né l’altro, noi siamo d’accordo”.
L’otto marzo le ‘sardine’ si riuniranno nuovamente in un evento nazionale per “non disperdere il patrimonio di questi mesi”, ha confermato il portavoce Mattia Santori. Sarà un’occasione anche per tracciare il futuro del movimento. “Non diventeremo un partito”, ha detto Santori, ammettendo, però, che all’interno delle ‘sardine’ ci sono posizioni diverse: “Personalmente credo che in questo momento ci interessi dialogare con la politica, non come partito”.
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