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La Lega frena e il centrodestra si spacca sulle candidature per le regionali

Tutto in alto mare all’interno del centrodestra alle prese con il difficile snodo delle candidature comuni alle prossime regionali di primavera.

Per la prima volta, in modo esplicito, la Lega ammette che non è stato deciso nulla. “Le candidature alle regionali – afferma l’ex ministro leghista Gian Marco Centinaio – non sono ancora chiuse. Finché Salvini non ci dice che quelli sono anche i nostri candidati…”.

“Ci stiamo impegnando – aggiunge Salvini – per vedere se c’è gente nuova e coraggiosa che si vuole impegnare: per loro le porte della Lega e del centrodestra sono aperte, senza egoismi di partito. Lasciamo alla maggioranza i litigi”. Poche parole, apparentemente banali, con cui di fatto la Lega cancella con un colpo di spugna gli accordi già siglati mesi fa con gli alleati che, dal canto loro, ovviamente reagiscono irritati, chiedendo il rispetto dei patti.

Al centro dello scontro ci sono soprattutto le sfide in Puglia, in cui il candidato in pectore è Raffaele Fitto, vicino a Giorgia Meloni e l’azzurro Stefano Caldoro in Campania. Sul primo nome Fratelli d’Italia non intende nemmeno discutere: forti di un sondaggio che li dà in forte avanzata, oltre il 12%, il partito di Meloni non ha nessuna voglia di cedere terreno. Anche Forza Italia annuncia le barricate: “La nostra priorità irrinunciabile – puntualizza il vicepresidente azzurro Antonio Tajani – è la Campania con Caldoro. E’ il candidato scelto da Berlusconi e ratificato con un voto dal Comitato di presidenza”.

Il clima è pesante, tuttavia i pontieri sono al lavoro per arrivare a un vertice dei leader. Domani Giorgia Meloni sarà a Milano, e chissà che non sia il giorno giusto per un confronto, o solo con il Cavaliere o a tre, e l’avvio di una schiarita.


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