“Mercoledì vado in Aula assolutamente tranquillo. E’ sicuro che passerà la richiesta di processo ai miei danni. Spero solo che facciano in fretta”. Lo ha detto a Trieste il leader della Lega, Matteo Salvini, sul caso Gregoretti. “Non vedo l’ora – ribadisce – di andare in tribunale e guardare negli occhi quel giudice e spiegargli che difendere i confini del mio Paese era un mio diritto e un mio dovere e non un crimine”. E’ giusto, ha concluso, “che gli italiani sappiano se difendere i confini è un diritto e un dovere di un ministro o seppure è un crimine”. Quindi, ha concluso, “nessuna richiesta di negare questa possibilità di giudizio”.
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