I giornali sono spesso lo specchio della società, anche quando tentano di plasmarla. Non è dunque un caso che, proprio il giorno successivo al primo morto fantasma per coronavirus in Russia, prima annunciato e poi smentito dalle autorità, il quotidiano degli affari Vedomosti sia andato in edicola con la testata storpiata in Vsedomoi, che in russo vuol dire ‘tutti a casa’.
Il gioco di parole dovrebbe segnalare all’opinione pubblica che la situazione è seria. “In Russia la portata del disastro non è così grande: 199 casi d’infezione stando al 19 marzo.
Tuttavia, il numero di persone che hanno contratto l’infezione cresce di decine ogni giorno e noi possiamo fermare la diffusione del virus solo se osserviamo le necessarie precauzioni”, dice il giornale spiegando il perché della sua scelta. “In parole povere, restate a casa. È esattamente quello che abbiamo fatto nella redazione di Vedomosti, e vi invitiamo a seguire il nostro esempio, così come l’esempio di molte grandi aziende”. La Russia dunque si è rassegnata alla vita da pandemia? Non proprio. Per un prestigioso quotidiano che invoca alla responsabilità, c’è il gran sottobosco di furboni che ancora la prendono alla leggera. Il Razvedka Bar di Mosca ha ad esempio iniziato a proporre ai suoi clienti un cocktail chiamato ‘coronavirus’ – servito in un bicchiere con due siringhe mediche, una contenente un liquido rosso brillante e l’altra verde. Il gestore, Anton Zagariya, non ha voluto svelare gli ingredienti utilizzati e ha detto che il cocktail è stato ideato per aiutare i moscoviti ad “evitare il panico”
Source: http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/politica_rss.xml