“Oggi entriamo a pieno regime nella Fase 2, ci inoltriamo con fiducia e responsabilità nella strada che ci conduce al ripristino delle ordinarie attività di vita sociale ed economica. Il Paese si sta rimettendo in moto, in maniera prudente e ordinata, seguendo le indicazioni del Governo”. Così il premier Giuseppe Conte in una lettera a Leggo invitando a non dimenticare che “la strada è ancora lunga e non dovremo mai abbassare la guardia, proteggeremo noi stessi e i nostri cari rispettando le regole di precauzione e di sicurezza che sono ormai note a tutti”.
“Sappiamo che anche gli ultimi decreti legge non potranno essere la soluzione per tutti i problemi economici e sociali che stiamo vivendo. Siamo al lavoro giorno e notte per fare ancora di più e meglio. Il Governo non è sordo alle tante difficoltà che i cittadini stanno vivendo, e intende affrontarle una per una, assumendosi tutte le proprie responsabilità”. Il governo “è pienamente consapevole” che tante persone “sono rimaste senza lavoro e senza uno stipendio”.
“Saranno mesi molto duri e complessi, non dobbiamo nascondercelo. Come ho già detto più volte, stiamo affrontando la prova più dura dal Dopoguerra”. Così il premier Giuseppe Conte in una lettera a Leggo. “Stiamo facendo – sostiene Conte – l’impossibile per venire incontro in tempi ancora più rapidi alle esigenze di tutti. Con il dl Rilancio abbiamo introdotto nuove significative misure economiche attraverso cui rafforziamo ulteriormente il sostegno per i lavoratori, potenziando la cassa integrazione e il bonus per gli autonomi che, attraverso due tranches, potrà arrivare anche a 1.600 euro. Stiamo facendo in modo che questi aiuti arrivino a tutti e in maniera più veloce di quanto sia accaduto sino ad oggi”. Il premier assicura che il governo è vicino “ai tanti cittadini in difficoltà troppo spesso invisibili, ai nostri giovani” e “alle famiglie che si sono rivelate uno straordinario ammortizzatore sociale”. “Nei momenti di crisi – conclude – tornare alla normalità è un po’ come imparare di nuovo a camminare. Lo Stato conta di esserci per rimuovere e superare gli ostacoli. Un passo alla volta, con prudenza e attenzione, in modo da evitare di cadere e tornare indietro. L’Italia tornerà a correre”.
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