Il modello Lombardia ed in particolare la gestione della sanità diventa un caso in Parlamento. Bagarre nell’aula di Montecitorio (con una rissa sfiorata) tra deputati della Lega e Movimento Cinque Stelle, e poi qualche ora dopo, tensione anche a palazzo Madama tra senatori leghisti ed esponenti della maggioranza. A far insorgere il partito di Matteo Salvini e poi a seguire tutto il centrodestra sono le parole del pentastellato Riccardo Ricciardi.
Il deputato, che prende la parola dopo l’intervento del premiersu Giuseppe Conte lle misure di contrasto al Coronavirus, attacca a testa bassa i vertici del Pirellone: “Il modello è stato fallimentare – accusa – in questi anni sono stati tagliati 25mila posti letto negli ospedali pubblici regalando soldi alle cliniche private. Non accettiamo lezioni”. Parole che scatenano caos e proteste dai banchi della Lega al grido di “buffone, buffone” tanto che il presidente della Camera Fico deve sospendere per qualche minuto la seduta. A riportare la calma non ci riesce nemmeno il presidente del Consiglio che sgombra il campo dalle accuse di una possibile “regia” dietro le parole di Ricciardi: “Ciascun parlamentare esprime le proprie opinioni. Non è mai accaduto che a me fosse consegnato un intervento” prima. Il capo del governo poi vuole essere ancora più chiaro: “Dire che io abbia condiviso o istigato, è una cosa che si commenta da sè”, è la replica diretta a Giorgia Meloni che aveva parlato “di una precisa strategia della maggioranza” dietro l’intervento dell’esponente 5s. Rincara la dose Forza Italia. La capogruppo Maria Stella Gelmini invita proprio Conte a “prendere le distanze ed evitare così uno scontro istituzionale con le Regioni”. Ma è tra gli ex alleati di governo, Lega e Movimento, che volano parole grosse. A difendere la Lombardia a guida leghista ci pensa innanzitutto Salvini che invita i Cinquestelle “a sciacquarsi la bocca prima di parlare” e che in serata si spinge fino a per esprimergli “il proprio stupore” e la propria “amarezza per i pesanti attacchi di alcuni parlamentari della maggioranza nei confronti della Lombardia duramente colpita dalla tragedia del Covid-19”.
“Se il peggio è alle spalle lo dobbiamo ai cittadini che hanno modificato i loro stili di vita”. Così il premier Giuseppe Conte alla Camera durante l’informativa sull’emergenza Covid-19 Ora, si tratta di “riavviare il motore economico e produttivo dopo aver superato la fase più acuta dell’emergenza ma la sfida è ancora più difficile”. “In questa fase più che mai resta fondamentale il rispetto delle distanze di sicurezza e ove necessario l’uso delle mascherine. Non è il tempo dei party, delle movide, e degli assembramenti” dice il premier.”Con la stessa determinazione” usata nella fase 1 “ritengo possibile, anzi doveroso, compiere una scelta coraggiosamente indirizzata verso un rapido ritorno alla normalità. Siamo nella condizione di affrontare la fase 2 con fiducia e responsabilità”
CONTAGI, TEST E TAMPONI – ‘Il rischio di aumento della curva dei contagi è calcolato’ dice Conte che annuncia che ‘dal 25 maggio test sierologici volontari’. “In questa fase sono importanti test molecolari. Il 25 maggio partiranno i test sierologici gratuiti per 150mila cittadini per esclusiva finalità di ricerca scientifica”sottolinea Conte.Per farli “occorrerà uno sforzo che si basa sul lavoro di volontari sul territorio” e ci sarà “una struttura nazionale di coordinamento”, prosegue. “Non confidiamo solo nell’autodisciplina dei singoli, abbiamo definito un articolato sistema di controllo degli andamenti epidemiologici. Stiamo potenziando i controlli tramite i test molecolari e sierologici. L’Italia è primo posto per numero di tamponi per abitanti”, che sono stati pari “fino a oggi a 3, 17 milioni”. Il Contact tracing è “il secondo pilastro” per il controllo epidemiologico nella fase 2 e “il governo ha introdotto una disciplina per realizzare la app Immuni nel pieno rispetto della privacy e della sicurezza nazionale. Nei prossimi giorni partirà la sperimentazione su questa nuova applicazione, i dati verranno usati solo per la tracciabilità del virus”.
L’ECONOMIA E IL TURISMO – Ma la Fase 2 è soprattutto il rilancio dell’economia. “Siamo consapevoli che la riapertura non è sufficiente a riattivare il motore dell’economia e davanti allo choc serve un’azione costante, efficace dello Stato. Con il dl Rilancio abbiamo messo le basi per la ripartenza”. Per questo il presidente del consiglio in vista dell’estate, rivolge un appello agli italiani:’Quest’anno fate le vacanze in Italia, scoprite tante bellezze sconosciute’. Il premier elenca anche i provvedimenti presi per il rilancio del settore come il ‘bonus vacanze’ e annuncia il taglio dell’Imu per gli alberghi. A maggior ragione in un momento in cui
“Non mi sfugge la gravità di questa crisi, testimoniata anche da gesti forti come la consegna delle chiavi da parte dei piccoli imprenditori. E’ una prova molto dura dalla quale ci rialzeremo in fretta se ognuno farà la propria parte”. Ad esempio, cita il premier, “Il sistema bancario può e deve fare di più per erogare i prestiti” sostenendo, tra i brusii dai banchi dell’opposizione, che “si possono erogare prestiti nel giro di 24 ore”. “Il compito della politica tutta è quello di elaborare un ampio programma di rinascita economica e sociale. Il primo tassello non può che essere una drastica semplificazione burocratica. A tal proposito stiamo lavorando a un dl che introdurrà molti elementi di novità per offrire all’Italia uno shock, in particolare sul tema delle infrastrutture”. Nel decreto ci sarà “un iter semplificato su un elenco di opere strategiche con poteri derogatori ma senza che ciò faccia venir meno i controlli più rigorosi che assicurino piena trasparenza ed evitino infiltrazioni mafiose”.
“Il decreto sulle semplificazioni è la madre di tutte le riforme, è il momento della svolta”. Così il premier Giuseppe Conte nell’aula della Camera parlando del prossimo decreto semplificazioni. “Se non riusciremo nemmeno ora nella semplificazione dubito che sarà possibile farlo in futuro, questa è l’unica riforma in grado di rilanciare la competitività”, spiega. “Attivare il motore delle opere pubbliche è una priorità per tutte le forze di maggioranza che sostengono questo Esecutivo, e alcune di esse hanno già elaborato proposte, che troveranno senz’altro ampio spazio nel decreto-legge, al cui interno una sezione specifica sarà dedicata al rafforzamento della capacità di spesa e all’accelerazione dei cantieri” precisa Conte. “Attivare il motore delle opere pubbliche è una priorità per tutte le forze di maggioranza che sostengono questo Esecutivo, ma sono convinto che troveremo un dialogo anche sulle opposizioni” aggiunge Giuseppe Conte nell’informativa al Senato in un passaggio sul dl semplificazioni
Infine la scuola. “La gestione del rientro a scuola a settembre comporterà ingenti costi di organizzazione e le scorse settimane ci hanno mostrato l’importanza di aumentare la digitalizzazione dei nostri istituti e della nostra didattica: proprio a questo fine stanziamo 1 miliardo e 450 milioni di euro in due anni a beneficio della scuola” conclude il presidente del Consiglio.
Giuseppe Conte ha un attacco di tosse mentre parla al Senato. Interviene senza mascherina in un’Aula piena e si copre la bocca con la mano e non, come viene indicato, con l’interno del gomito. E parte la protesta dei senatori di opposizione. “La mascherina, la mascherina!” si sente urlare dai banchi del centrodestra mentre dalla maggioranza si leva un applauso. Zittisce tutti la presidente Elisabetta Alberti Casellati: “Sono io che devo tenere l’Aula e basta. D’acccordo?”. Conte riprende a parlare, ma qualche attimo dopo ha un nuovo attacco di tosse. Stavolta è accorTo nel coprirsi la bocca con il gomito e non con la mano. E si scusa: “Ho problemi di gola…”.
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