‘Il M5S deve organizzare un congresso, un’assemblea costituente. Chiedo formalmente il prima possibile un’assemblea in cui tutte le anime possano costruire una loro agenda e vedremo chi vincerà’. Alessandro Di Battista, ospite di Mezz’ora in più, fa salire la tensione nel M5s. A stretto giro arriva l’affondo di Grillo: ‘Assemblea M5S? Pensavo di averle viste tutte, ma ci sono persone che hanno il senso del tempo come nel film Il giorno della marmotta’.
Botta e risposta a distanza – Se Conte vuole fare il leader del Movimento “si deve iscrivere al M5s e partecipare al prossimo congresso”, ha detto Alessandro Di Battista, rispondendo a una domanda. Immediata la replica di Beppe Grillo:”Dopo i terrapiattisti e i gilet arancioni di Pappalardo, pensavo di aver visto tutto…ma ecco l’assemblea costituente delle anime del Movimento. Ci sono persone che hanno il senso del tempo come nel film “Il giorno della marmotta”. Scrive in un tweet Grillo. “Oggi pomeriggio sono tornato in Tv. Ho fatto proposte e preso posizioni chiare. Si può legittimamente non essere d’accordo. Lo si dica chiaramente spiegando il perché”. Lo scrive su instagram Alessandro Di Battista replicando, pur non citandolo, a Beppe Grillo.
L’intervento di Di Battista – “Ho fiducia” nel presidente del Consiglio Conte e “anzi ne approfitto per dirgli che non deve temere picconature da parte del sottoscritto”. Così Alessandro Di Battista a In Mezz’ora in più su Rai 3. Secondo l’esponente del M5s, “Ci sono determinati poteri anche politici che vogliono buttare giù il governo per prendere in mano i denari della ricostruzione”. Quanto agli Stati Generali, “spero siano utili” perchè la situazione del Paese “credo sia molto più grave di come la stiamo immaginando”. “Io sono contrario al Mes perché si aggancia a un vincolo esterno che non fa l’interesse nazionale, ma il vero problema è il Patto di Stabilità, va cambiato”, sostiene Di Battista”Nessuno esponente del M5S con cui ho parlato in camera caritatis nelle scorse settimane mi ha mai detto che ha intenzione Di attivare il Mes”, aggiunge. “Il M5S – sottolinea – deve organizzare un congresso, un’assemblea costituente. Chiedo formalmente il prima possibile un’assemblea in cui tutte le anime possano costruire una loro agenda e vedremo chi vincerà”.
L’invito di Crimi all’unità – “In questa fase il Movimento 5 Stelle deve restare concentrato su una missione: affrontare la crisi epocale che stiamo attraversando. La sfida che abbiamo di fronte è rispondere efficacemente alle richieste che giungono dal Paese, dai cittadini. Fare, agire: tutto questo necessita di compattezza e di unità di intenti”. Lo dichiara in una nota il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi. “Dal punto di vista politico – aggiunge – la prossima sfida che ci attende saranno il referendum sul taglio dei parlamentari e le elezioni regionali e comunali. Anche in questo caso, unità deve essere la parola d’ordine”. (
IL PUNTO – Quasi impietriti, diversi parlamentari hanno osservato l’improvviso scoppio della guerra tra Beppe Grillo e Alessandro Di Battista. L’ Armageddon era nell’aria ma il blitz tv del Dibba e l’affondo via tweet del fondatore accelera la slavina. E mette il M5S di fronte al concreto rischio di una scissione. Lo scontro tra Grillo e Di Battista è lo scontro tra “contiani” e “puristi”, tra chi vorrebbe l’attuale premier come punto di riferimento di un Movimento chiaramente europeista e chi cerca, insistentemente, la terza via tra Pd e Lega. La scalata al simbolo del M5S inizia oggi. E il “congresso” del Movimento, nonostante la frenata di Grillo, potrebbe arrivare anche prima di ottobre. L’interconnessione tra il sisma interno al Movimento e la tenuta del governo è ad altissima infiammabilità. L’intervento di Grillo ha innanzitutto un obiettivo: quello di blindare Conte. Da tempo il fondatore ha cementato un’asse con il premier, con la partecipazione attiva del presidente della Camera Roberto Fico e il placet di almeno mezzo gruppo parlamentare. Ma i rapporti tra i deputati e senatori del Movimento e l’ex avvocato del popolo da qualche settimana sono meno stabili. Il rischio che una scalata della mozione Di Battista terremoti il governo è concreto. Da qui l’intervento del fondatore, particolarmente inviperito per il riferimento di Di Battista all’assemblea costituente delle “varie anime” del Movimento. Concetto, quest’ultimo, che il Garante ha sempre visto come estraneo alla sua creatura. “Su Beppe non ci passi sopra”, spiega una fonte autorevole depauperando la portata dello scontro con Di Battista, da tempo inviso ai gruppi parlamentari. Eppure l’attacco del “Dibba” da’ inevitabile luce alla sua candidatura a capo del Movimento. Il suo blitz polverizza la possibilità di un accordo tra i big, semina seguaci anche nelle Camere e rischia di accelerare il rientro in campo di Luigi Di Maio.
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