Il centrodestra festeggia la Festa della Repubblica con manifestazioni simboliche contro il governo in oltre 70 città italiane, un modo per dare voce a quella che l’opposizione definisce “Italia che non si arrende”, colpita dagli effetti del virus e che fa fatica a ripartire. L’appuntamento clou di questo anomalo due giugno, nel mezzo della pandemia, è a Roma, a Piazza del Popolo. Qui i tre leader, Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani, a partire delle 10 di mattina, menifesteranno insieme a non più di 300 persone, in pieno rispetto delle regole contro il contagio. Più tardi, nel pomeriggio, sempre nella stessa piazza, sono attesi anche i gileet arancioni dell’ex Generale Antonio Pappalardo. L’obiettivo di questa iniziativa del centrodestra, una sorta di prova generale della manifestazione di massa del 4 luglio, è fare da cassa di risonanza alle esigenze e alle richieste delle tante categorie che, secondo l’opposizione, sono state dimenticate o aiutate in modo insufficiente da Giuseppe Conte in questa difficile fase 2. “Domani – annuncia Giorgia Meloni al Messaggero – saremo a Piazza del Popolo con il tricolore di 500 metri. Non c’è modo migliore di omaggiare la Repubblica – ribadisce la leader di Fratelli d’Italia – che dare voce a quei milioni di cittadini che non si rassegnano a un’Italia condannata al declino dal Covid e dalle scelte sbagliate del governo”.
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