“Sarà Elisabetta Spitz”, ex direttore dell’Agenzia del Demanio, il super commissario per il Mose. Lo conferma a Radio Capital la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli.
Approda al nuovo incarico con una solida conoscenza della macchina dello Stato ed esperienze dirette sul territorio veneziano Elisabetta Spitz, indicata oggi dalla ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli come nuova supercommissaria del Mose. Romana di radici austriache, architetta, esperta urbanista, Elisabetta Spitz diventa segretaria generale del Consorzio Roma Capitale nel 1986; si occupa di Venezia già una prima volta dal 1992 al 1999 quando presiede il consorzio di progettazione della salvaguardia delle aree abitate della città veneta. Nel 1999 viene nominata dal ministro del Tesoro Vincenzo Visco nel comitato esperti per la riforma del Ministero delle Finanze; dal 2001 al 2008 è direttore dell’Agenzia del Demanio e nel 2009 torna ad occuparsi di Venezia come consulente dell’Autorità Portuale per la formulazione del Piano di gestione del Porto di Venezia e governance delle procedure. Dal 2013 al 2018 è stata amministratore delegato di Invimit, la società che si occupa di una parte del patrimonio immobiliare pubblico.
“Ci sono stati forti rallentamenti sul progetto che oggi però è compiuto al 93%. Mancano gli ultimi 400 milioni. Sono stati appostati dal governo, non sono fermi per motivi burocratici. Non c’è niente di fermo, i lavori stanno andando avanti”. Lo afferma la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli, parlando del Mose a Circo Massimo su Radio Capital. L’obiettivo, ha spiegato, è di completarlo entro il 2021: “spero però che ci siano utilizzi parziali anche prima”, ha aggiunto.
“Per Venezia c’è un impegno a 360 gradi, c’è una situazione drammatica in una città unica, ci dobbiamo essere”. Lo ha detto all’ANSA il premier Giuseppe Conte uscendo dall’hotel nel quale ha dormito stanotte. Alla domanda se l’impegno per finire il Mose basterà, “Speriamo, confidiamo di sì, è un’opera su cui ormai sono stati spesi tantissimi soldi ed è in dirittura finale, ora va completata e poi manutenuta”. E ai veneziani: “Siamo vicini a voi e speriamo di prevenire queste situazioni drammatiche, perchè non si ripetano più”.
“Il Mose funzionerà, doveva essere pronto nel 2012, andate a verificare. E’ in ritardo? Chiedete a Roma”. Queste alcune delle frasi dell’ex Governatore del Veneto Giancarlo Galan che spiega citando ex ed attuali vertici regionali “nè io nè Cremonese, nè Pupillo, nè Bottin nè Zaia abbiamo nessuna competenza sul Mose: è stato istituito prima dell’istituzione della Regione. La responsabilità è tutta esclusivamente a Roma”. Ed aggiunge in diretta a Radio Cafè: “Se vai a controllare – dice rivolgendosi agli speaker – io Cacciari e i sindaci del territorio facevamo dialettica, Massimo Cacciari era contrario, ma la responsabilità è di altri”. “Il Mose funzionerà, io sono sempre stato affascinato da questa macchina, dopo il canale di Panama la più grande macchina idraulica della storia dell’umanità. Io continuo a crederci. Il Mose doveva entrare in funzione nel 2012, mi pare di ricordare ma non credo di sbagliarmi”.
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