Domani nuovo stress test per il governo in Senato con il voto delle mozioni sulla Tav. Sono sei, al momento, i documenti presentate al Senato e che verranno discussi nella seduta in Aula. Tutti i testi dovrebbero essere messi in votazione. Solo due mozioni sono contrarie all’opera: una è quella presentata dal M5S, che impegna il Parlamento a rivedere la Torino-Lione, l’altra è quella a prima firma del presidente del gruppo Misto Loredana De Petris (LeU) e che impegna il governo a non procedere alla realizzazione della Tav.
Sono invece a favore della Torino – Lione le mozioni presentate da Pd, da Emma Bonino, da FdI e da FI. Tra le possibilità, sempre secondo quanto viene riferito, vi è la votazione per parti separate dei dispositivi che potrebbe facilitare il voto trasversale alle mozioni da parte dei gruppi parlamentari: in questo modo sarebbe infatti più facile che il fronte Sì Tav voti compatto.
Diverso il ragionamento per quanto riguarda i No Tav: Leu sarebbe, a oggi, orientata a votare la mozione 5S mentre i pentastellati non dovrebbero votare il testo di LeU che impegna il governo, e non il Parlamento, a fermare l’opera. Nessuna decisione è però ancora stata definita da parte delle forze politiche, che dovrebbero sciogliere le proprie riserve nelle prossime ore.
La seduta dell’Assemblea di Palazzo Madama è prevista per le 9 di domani mattina e le votazioni sulla Tav dovrebbero concludersi per l’ora di pranzo.
Sulla Tav “noi voteremo la nostra mozione convintamente, è un regalo da 2,2 miliardi a Macron, sappiamo che il Pd voterà ‘sì’ con la sua mozione e vediamo cosa succederà in Senato domani”, dice il vicepremier Luigi Di Maio aggiungendo che “se leggete la mozione, è un atto di impegno al Parlamento che è l’unico che può fermarlo, Conte ha detto che il governo non può farlo, il Parlamento sì. Una mozione che impegna il Parlamento non vedo cosa c’entri con il governo”.
“Una mozione del genere non si è mai vista. Una mozione che impegna il Governo e non il Parlamento non so neanche quanto sia ricevibile dal punto di vista tecnico. Non si è mai visto il Parlamento che impegna se stesso. Il problema qui sul Tav è politico. La discussione è futile perché tutti i lotti sono già sotto procedura di gara. Una cosa importante l’abbiamo fatta ovvero ridurre il carico per l’Italia. Fermarla però non è possibile. La mozione che discuteranno domani è un modo dei 5 Stelle per giustificarsi di fronte ai propri elettori e per dire che gli altri sono brutti e cattivi. La mozione se la vedranno bocciare e poi alzeranno le braccia”. Così Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus.
“Noi domani manterremo una posizione coerente con quanto la Lega dice da tanti anni, ossia che siamo a favore della Tav”, dice Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega in Senato.
La mozione del Movimento 5 stelle contro la Torino-Lione è un’idiozia. È una maniera per cercare di salvarsi la faccia, ma non ci riescono. Anzi, è proprio una presa per i fondelli”. E’ quanto dichiara all’ANSA Alberto Perino, leader storico del movimento No Tav della Valle di Susa. “Dopo il voto di fiducia sul decreto Sicurezza bis – aggiunge Perino – non mi aspetto più nulla. Alla mia età non sono deluso, ma prendo atto”. La scorsa settimana Perino aveva invitato gli eletti M5s a non dare la fiducia al provvedimento e anche a lasciare la formazione politica e a mantenere gli incarichi per continuare a rappresentare le istanze contro la Tav.
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