(ANSA) – MILANO, 31 MAG – “Io sto cercando i soldi perché è fatica, credimi! 15 anni fa qualcuno veniva lui di sua sponte da me, a dirmi ‘se entri in quel partito, che posso fare?’, adesso non si può più mettere le mani (…) mi inginocchio per chiedere tre lire! Tremila, cinquemila, diecimila, quando avevo bisogno centomila”. Così il deputato di FI Diego Sozzani, per il quale i magistrati milanesi hanno chiesto alla Camera l’autorizzazione all’arresto per finanziamento illecito, parlava un mese e mezzo fa con Nino Caianiello, presunto ‘burattinaio’ di un sistema di tangenti e appalti truccati, “delle difficoltà”, come riassumono i pm, che stava “incontrando nel reperire i ‘soldi’ utili alla campagna elettorale”.
Nella stessa intercettazione ambientale il parlamentare e Caianiello discutevano, spiegano i pm, “dell’intenzione di adoperarsi per ‘portare avanti’ l’esponente Pietro Tatarella”, in carcere dal 7 maggio anche per associazione per delinquere.
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