Salvini show a Pontida, tra bagni di folla, cori da stadio e entusiasmo alle stelle, in un clima lontanissimo dalle delusioni ‘romane’. Alla vigilia della tradizionale kermesse leghista, il segretario federale incassa l’abbraccio del suo popolo e rilancia la sfida al governo ‘giallorosso’ sul fronte della legge elettorale annunciando un referendum contro il ritorno del proporzionale. Ipotesi che non dispiace per nulla a Forza Italia (anche se si registrano distinguo da parte di alcuni esponenti azzurri), segno evidente di una sintonia ritrovata nel centrodestra dopo l’incontro tra lo stesso Salvini e Silvio Berlusconi. “Questo governo e la maggioranza dei perdenti che lo sostiene – commenta all’ANSA l’azzurro Giorgio Mulè – non ha alcuna legittimità per varare una misura che incide nel tessuto vitale della democrazia: è giusto che se non esiste in Parlamento uno schieramento ampio e trasversale siano gli italiani a decidere”. Contro quello che la Lega definisce l’inciucio Pd-M5s, Salvini morde il freno: “Se cinque regioni lo approvano entro settembre si va al referendum in primavera”.
E dal raduno dei giovani della Lega dal deputato Vito Comencini sono arrivati insulti a Mattarella. “Posso dirlo? Questo Presidente della Repubblica mi fa schifo! Mi fa schifo chi non tiene in conto del 34% dei cittadini” afferma Comencini intervenendo all’assemblea della Lega Giovani, in una tensostruttura vicino al pratone di Pontida. “Certo – conclude – anche Pertini baciò la bara di Tito, quello che ha fatto le foibe”.
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