Il Papa riforma lo Ior rinnovando lo Statuto. Tra le novità principali l’affidamento del controllo dei conti ad “un revisore esterno, persona fisica o società” con la contestuale abolizione dell’organo dei revisori interni. Entra dunque nello Statuto una prassi di fatto seguita già da anni dall’Istituto per conformarsi agli standard internazionali.
“Allo scopo di continuare ad adeguare sempre meglio le strutture e l’attività dell’Istituto alle esigenze ei tempi, facendo ricorso, in particolare, alla collaborazione e alla responsabilità di laici cattolici competenti, desidero rinnovare, ad experimentum per due anni, gli Statuti dell’Istituto per le Opere di religione”, sottolinea lo stesso pontefice. Riunioni del Consiglio di Sovrintendenza anche “mediante mezzi di comunicazione”, norme più stringenti per il personale e soprattutto un ruolo potenziato per il ‘Prelato’ che diventa l’uomo chiave dell’istituto. Aumenta il numero dei membri del Consiglio di Sovrintendenza che passa da 5 a 7.
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