A 12 giorni dal termine dato dalla Corte Costituzionale al Parlamento per legiferare sul fine vita, la nuova maggioranza Pd-M5s tenta di riprendere in mano il dossier. Il capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio, assicura il proprio impegno “personale” e quello dei Dem a sbloccare la situazione. Anche perché con i nuovi alleati c’è ormai un comune sentire sul tema.
Esattamente il contrario di quanto era accaduto durante il primo governo Conte quando i lavori parlamentari si erano dovuti bloccare per via dei contrasti tra Lega e pentastellati.
E mentre il Cardinal Bassetti anche ieri torna a ribadire la contrarietà della Chiesa sulla questione dell’eutanasia perché il rispetto “per la vita è un valore inderogabile” e “l’approvazione del suicidio assistito in Italia aprirebbe un’autentica voragine dal punto di vista legislativo, ponendosi in contrasto con la stessa Costituzione italiana”, oggi l’Associazione Luca Coscioni, con Filomena Gallo e Marco Cappato, rilancia la sua battaglia a favore, criticando l’altolà dell’alto prelato alla Consulta.
L’Associazione, infatti, a questo punto preferirebbe che si aspettasse la pronuncia della Corte Costituzionale perchè fino a quando questa non si pronuncia, “neanche il Parlamento sarà in grado di sbloccarsi”.
Lo scorso ottobre la Consulta aveva sospeso il proprio giudizio sul caso di Marco Cappato, che aveva aiutato il Dj Fabo a suicidarsi in Svizzera, invitando il Parlamento ad affrontare il tema con una legge ad hoc entro il 24 settembre.
Dei 10 provvedimenti presentati alle Camere dall’inizio della legislatura (2 in particolare sul fine vita e altre 8 proprio sull’eutanasia) ce n’è uno che è orientato alla depenalizzazione per chi “aiuta al suicidio”, mentre la Lega vorrebbe addirittura che si modificasse in senso restrittivo la legge del 2017 sul biotestamento.
Il Pd, che sul tema ha presentato 3 progetti di legge tra Camera e Senato (ce ne sono 3 del Pd, 3 del M5S, 1 di Leu, 1 del Misto, 1 di FI, più una proposta di legge popolare presentata proprio nel primi giorni della legislatura, il 23 marzo del 2018) , si assume ora l’impegno, come spiega Delrio, a legiferare in tempi rapidi sul punto. L’idea, secondo quanto si spiega tra i Dem, sarebbe quella di dire sì alla depenalizzazione dell’aiuto al suicidio, ma solo in alcune circostanze, per evitare pressioni indebite su malati e persone anziane.
Nell’attesa, la senatrice radicale Emma Bonino incalza: “C’è una proposta di legge sul tavolo che riguarda l’eutanasia, promossa dall’Associazione Coscioni che farà su questo un’iniziativa a Roma il 19 settembre. Il mio punto di vista è uno solo: ci deve essere la libertà responsabile delle persone di scegliere non di morire, cosa che succede a tutti, ma di come poter morire, in dignità e in libertà. Questo è il punto sostanziale”. “E’ difficile? – osserva intervenendo alla trtasmissione Tagadà su La7 – certo, è complicato. Ma proprio quando le cose sono complicate è meglio non delegarle a giudici, medici eccetera eccetera. Ognuno si assuma la propria responsabilità. Da qui – conclude Bonino – l’importanza del testamento biologico”.
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